Trading online, l’investimento giusto per il 2018?


Il trading online è una forma d’investimento sempre più diffusa, in Italia come nel resto del mondo. In un periodo di crisi generale un numero maggiore di piccoli risparmiatori ha varcato la soglia della finanza online per ottenere i guadagni che un semplice conto corrente non garantisce più. Ma a maggior ragione ora che l’Italia sembra finalmente avviarsi sulla strada della ripresa, il trading online si conferma uno strumento interessante per investire una parte del proprio capitale.

ISTAT: crescono il reddito e il potere d’acquisto degli italiani

La prima settimana del 2018 si conclude con i dati incoraggianti dell’ISTAT, che diffonde ufficialmente i risultati del terzo trimestre 2017. Il potere d’acquisto delle famiglie italiane è aumentato dello 0,8 % rispetto al trimestre precedente, e con esso anche il loro reddito (+ 0,7 %). Per quanto riguarda quest’ultimo, lo 0,2 % è andato ad aumentare il livello dei consumi, mentre il più importante 0,5 % rappresenta la famosa propensione delle famiglie italiane al risparmio, che si attesta globalmente su un 8,2 % annuo. Che fare dunque della somma risparmiata: metterla in banca o investirla?

Forex, il primo mercato per fare pratica

Esistono varie forme d’investimento. Fare trading online è una tra le più accessibili, in quanto non richiede un grande capitale iniziale per operare sui vari mercati e consente di ottenere in modo piuttosto rapido i primi risultati. Per chi decide di entrare nel mondo della finanza online, una delle prime cose da decidere è il mercato in cui fare trading. La scelta è indubbiamente ampia, in quanto i broker online mettono a nostra disposizione azioni, indici di borsa, criptomonete, future, bond, opzioni e materie prime. Per operare in questi mercati è fondamentale avere già una conoscenza del settore, del funzionamento dei vari asset e del contesto politico ed economico in cui si lavora. Il mercato consigliato per chi debutta nel mondo della finanza online e quello del forex (foreign exchange), con la compravendita di coppie di asset valutari tra cui, ad esempio, l’euro e il dollaro. 

I bitcoin e le criptovalute sono adatti a un principiante?

Se lo scambio di monete reali viene spesso suggerito ai principianti, la compravendita di criptovalute è invece più complicata, se non altro per la sua grande volatilità, per cui tanto le perdite quanto i guadagni possono essere elevati e difficilmente prevedibili. Poco a che vedere, quindi, con la relativa stabilità di una moneta reale, le cui fluttuazioni sono raramente estreme e possono comunque essere previste con una relativa semplicità se si rimane aggiornati sulla situazione politica ed economica degli stati che emettono la moneta stessa.

Scegliere il proprio broker finanziario e attivare un conto demo

Internet mette a nostra disposizione un elenco infinito d’informazioni, ponendo i broker in concorrenza tra loro a nostro vantaggio, ma lasciandoci anche una libertà di scelta che in alcuni casi, soprattutto per chi è alle prime armi, rischia di essere controproducente. Non tutti i broker hanno lo stesso livello di scrupolosità, esperienza e interesse nei confronti del cliente. È quindi fondamentale dedicare una parte del proprio tempo alla ricerca di quello giusto, che deve innanzitutto essere autorizzato dalla Consob. Per scegliere il migliore, e per iniziare ad apprendere come funziona il mercato, è sempre una buona regola testare differenti conti demo, che riproducono il funzionamento degli account reali.


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