Tu vo’ fa’ l’amerikano, e l’israeliano; e il deficit


 È in atto una gara tra destra e sinistra a chi fa più l’amerikano, e anche l’israeliano. Cose da campagna elettorale, e anche abbastanza ingenue, se appena ricordiamo le posizioni di Tizio e Caio. A più o meno destra ci sono pure io, e vi posso esibire fior di articoli sul Secolo d’Italia, su Linea, sulla Contea, su Pagine Libere e altri fogli ufficiali di destra: li conservo tutti. Perché ricordo cose degli anni 1990? Pazienza, leggerete alla fine.

Anche la sinistra non scherza quanto a ricordi, per quanto facendo una confusione infondata tra Palestinesi e proletari.

 Oggi intanto vi ricordo io che c’era un accordo con Gorbaciov che vietava l’espansione della NATO ad est; spudoratamente violato, e invece c’è una guerra dovuta al tentativo di annettere alla NATO l’intera Ucraina, cioè a 500 km da Mosca. E guarda se uno qualsiasi di destra o di sinistra se lo ricorda! E se uno qualsiasi di sinistra o di destra dice una mezza parola sulla Palestina.

 E mentre giocano alla politica internazionale, nessuno si accorge che l’inflazione ufficiale è al 9%; e chi entra in un negozio, la trova molto di più. Draghi e soci, essendo liberisti e avendo studiato da bambini le sedicenti leggi economiche (hanno studiato, sono plurilaureati!), semplicemente non fanno nulla, aspettando che l’economia si aggiusti da sola con le suddette fantasticate leggi. Come se io, quando mi scoppiò una gomma sull’autostrada, avessi aspettato che si riparasse automaticamente, invece di riuscire a tenere l’auto in strada, e, infatti, sono ancora vivo e ve lo racconto, ma proprio perché ho assunto immediati provvedimenti di natura pragmatica e senza indulgere a teorie di alcuna razza, e meno che meno ragionarci sopra; o, per dirla alla calabrese, “poi vidimu”.

 L’Europa, che è liberista, e gli economisti che hanno studiato e hanno dodici lauree, lasciano a briglia sciolta l’economia. Ecco il disastro.

 Io che farei, di bello? L’ho scritto e detto mille volte, anche sui fogli di cui sopra: io userei i BOT come moneta, alla faccia dell’euro.

 Ma io in questo momento tutto quello che posso fare sarà entrare in una cabina elettorale a pochi passi da casa, e votare. Sempre che qualcuno e qualcuna non insistano ancora con l’America, Israele, la NATO, l’EU e l’euro. In tale deprecabile eventualità, me ne vado in campagna alle 06,45; e torno alle 23,05.

Ulderico Nisticò