Un concorso per Dirigenti Scolastici dalle duemila ingiustizie “tra ricorsi, annullamenti e sospensive una vicenda ancora aperta”


Il Concorso a Dirigenti Scolastici si è svolto nel caos più totale, fin da subito si sono ravvisate, irregolarità, rabbia, malumori e delusione nei partecipanti. Per brevità e per non annoiare troppo i lettori riportiamo solo in modo sintetico le irregolarità di questo concorso.

Lo svolgimento della prova preselettiva ha registrato numerosi malfunzionamenti delle postazioni informatiche, black out, malfunzionamenti software con risposte non memorizzate correttamente, quesiti errati, ambigui, malformulati, non attinenti al profilo di Dirigente Scolastico che si doveva selezionare, che ha portato a più di 3000 ricorsi. Dai tribunali ci si aspetterebbe che a tanta ingiustizia vi si ponga rimedio. Invece ci siamo trovati di fronte a sentenze diversificate, infatti non tutti i ricorrenti pur trovandosi nella stessa situazione hanno potuto svolgere la prova scritta. Prova scritta svolta senza rispettare i termini previsti per presentare ricorso (infatti numerosi candidati erano in attesa di una sentenza per i fatti appena menzionati).

Mancato svolgimento in una unica data della prova. Mancato preavviso (15 gg. previsto dal bando) per i ricorrenti che hanno svolto la prova a Roma, i ricorrenti sono stati avvisati che avrebbero avuto possibilità di svolgere la prova solo 2 giorni prima. Prova scritta svolta ancora con problemi: software e hardware con risposte non memorizzate correttamente, schermate bianche, black out, computer obsoleti; disparità di trattamento tra le commissioni nell’utilizzo del codice delle leggi; mancata trasparenza nell’abbinamento candidato/aula. Bando modificato mentre era in corso lo svolgimento del concorso. Mancato accesso agli atti. Continui cambi dei commissari per la valutazione delle prove (più di 1 su 3 ). Anche in questa fase si è registrata la mancata trasparenza dell’abbinamento candidato/commissione.

Valutazione delle prove non rispettando le griglie di correzione. Disparità di trattamento e valutazioni irragionevoli. Percentuali per commissione/aula di ammessi che non rispettano le normali distribuzioni statistiche (da tutti ammessi a nessuno ammesso). Violazione dell’anonimato in più modi. Mancata custodia delle prove scritte. Incompatibilità dei commissari. Fughe di notizie, prima della pubblicazione ufficiale dei risultati si aveva notizia tramite vari forum (mininterno).

Ruolo inopportuno del Ministro Azzolina in quanto candidata al concorso ed oggi Ministro chiamata a trovare una soluzione in un concorso al quale ha partecipato. Il concorso è stato annullato dal TAR Lazio e il Consiglio di Stato ha sospeso l’annullamento ma quanto prima si dovrà pronunciare sulle gravi irregolarità di questo concorso, e dai tribunali ci si aspetta equità di trattamento tra tutti i ricorrenti, sperando di non vedere ancora una volta sentenze diversificate, o meglio come dicono nei tribunali amministrativi “considerando le oscillazioni della giurisprudenza”, per giustificare il fatto che le sentenze possono essere diverse per ricorrenti nelle medesime situazioni, la legge, la giustizia deve essere unica ed equa per tutti.

Le irregolarità e le storture di questo concorso sono state evidenziate su diversi giornali, tra cui anche l’espresso che ha svolto un’inchiesta. I candidati si sono rivolti con un esposto anche alla procura della Repubblica denunciando le gravi irregolarità. Chiediamo che vi si ponga rimedio alle tante irregolarità per una procedura concorsuale fallimentare, inadeguata, distorta, ammettendo con un corso riservato tutti coloro che abbiano presentato un ricorso per tale procedura concorsuale, e porre in essere un risarcimento, verso chi ha visto interrompersi immeritatamente il proprio iter nel concorso, solo in questo modo si potrebbero sanare in parte le tante ingiustizie del concorso che ha danneggiato non solo i candidati ma l’intera comunità italiana.

Comitato
Ricorrenti concorso Dirigenti Scolastici