Un convegno sull’energia


 Complimenti a Gianni Sgrò per l’iniziativa. Un po’ meno a certi commercianti e imprenditori di Soverato, che dovevano aderire in massa, e magari chiudere per protesta.

 Si è parlato di un argomento che tocca direttamente gli imprenditori: bollette folli, e aumenti siderali dei costi dell’energia. Ma che tocca tutti noi, anche le famiglie che si vedono arrivare balzelli decisamente sproporzionati ai consumi.

 Da alcuni interventi sviluppatisi in modo concreto, abbiamo appreso, chi non lo sapesse, che il prezzo del gas si fa non in Russia ma in Olanda, e lo fanno degli speculatori europei approfittando della guerra. E che l’Italia e l’Europa (dis)Unita non agiscono per niente al fine di impedirlo. E già, a scuola hanno spiegato a Draghi e Ursula la favoletta della domanda e dell’offerta; mentre la soluzione dev’essere politica. E qualcuno ha parlato di nazionalizzazione delle aziende energetiche.

 E invece l’Italia ha venduto l’ENI. Ecco perché a Draghi hanno dato un premio mondialista: una specie di vitello d’oro, ma di cristallo (l’oro, costa), con tanto di corna. Che strano simbolo!

 Si è parlato di come produrre il gas; e di come tappare la bocca a tutti quelli che dicono no a qualsiasi cosa; ecologisti duri e puri, però io non ne ho visto mai uno camminare a piedi e restare al buio.

 Il prossimo governo dovrà assumere provvedimenti, e, hanno ripetuto in molti, subito; e senza intoppi e laccioli burocratici, e senza dare retta a capricci e ideologie campate in aria.

 Della notizia che in Calabria il mare è bello, potevamo tranquillamente fare a meno. Nel complesso, però, è stati un buon inizio di lotta; ora bisogna dare corpo alle cose. E partendo dalla Calabria, che è già l’ultima d’Europa, e oggi rischia il baratro.

Ulderico Nisticò