Un gruppo di “veneti polentoni” ricorda il soveratese Claudio Gualtieri


Ah terra di Calabria splendida ma a volte dura con la sua gente tanto che più di qualcuno è costretto a emigrare.

Questo fa si che altre terre accolgano questi emigranti.
Uno di essi (Claudio Gualtieri) nel suo vagabondare è arrivato in quel Veneto contadino abitato da “polentoni” a volte diffidenti verso gli “stranieri”.

Ma lui ci ha stregati un po’ alla volta con la sua arguzia, il suo carattere solare e la sua sensibilità.
Per lui noi eravamo “veneti polentoni”.
Per noi lui era il nostro “terrone”.
Quante volte ci siamo presi in giro per questo.

Ci ha guidati in campo e fuori, non si tirava mai indietro.
Ora il nostro amico e capitano ci ha lasciati, sicuramente ci sentiremo più soli.
Volevamo ringraziare Soverato per avercelo prestato.

Un abbraccio alla famiglia, in particolare alla moglie e alle figlie e a tutti i suoi amici.

Un gruppo di VENETI POLENTONI.

PS: All’addio calcistico ci ha lasciato una poesia che vorremmo condividere.