Una calabrese vince il premio giornalistico Umberto Rosa voluto da Confindustria dispositivi medici


Oltre 60 candidature per le due le categorie in gara e 1.500 voti espressi da giuria e cittadini.

 Sono Rossella Galati e Federica Ginesu le due vincitrici della prima edizione del Premio giornalistico “Umberto Rosa” voluto da Confindustria Dispositivi Medici, Federazione di Confindustria delle imprese del settore dei dispositivi medici.
A consegnare il premio ieri sera nei saloni di Palazzo Brancaccio a Roma sono stati il Presidente di Giuria, Michele Mirabella e il Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti.

Oltre 60 i giornalisti di carta stampata, agenzie, radio e tv in gara che hanno ricevuto in totale più di 1.500 voti con un sistema misto di voto che ha messo insieme giuria e cittadini per generare un dibattito ampio e positivo su un’informazione di valore.

“Facciamo i nostri complimenti alle due giovani professioniste vincitrici di questa prima edizione – ha commentato Massimiliano Boggetti, Presidente di Confindustria Dispositivi Medici – Siamo orgogliosi di aver segnato una delle tappe della loro carriera, in un giornalismo di valore che coltiva talenti e valorizza il merito. Le imprese di Confindustria Dispositivi Medici sono impegnate ogni giorno nella ricerca e sviluppo di tecnologie per la salute che stanno rivoluzionando la medicina moderna. Un cambiamento epocale che ha diretta ripercussione nel miglioramento della vita delle persone. Riteniamo di cruciale importanza che il racconto di questa evoluzione sia nelle mani di un giornalismo di qualità, libero da condizionamenti, attento alle fonti e autore di una divulgazione precisa, affidabile e chiara per tutti. Siamo sempre più consapevoli della minaccia che l’incontrollato proliferare delle fake news rappresenta per la corretta informazione. Un problema trasversale che colpisce la politica, la scienza, la salute fino ad arrivare agli stili di vita. Con il premio vogliamo sostenere un giornalismo d’eccellenza: l’unica vera arma contro il crescente movimento anti-scienza che dilaga sul web e costruisce dialoghi su realtà distorte in quanto nega una base comune di fatti e fonti certificati, unici pilastri su cui si può costruire un dibattito onesto sui temi che riguardano la scienza e l’innovazione la tecnologica.

Infine – ha concluso Boggetti – voglio ringraziare gli autorevoli membri della giuria presieduta da Michele Mirabella e supportati costantemente dal lavoro del segretario di giuria, Luigia Invernizzi, vicepresidente Confindustria Dispositivi Medici con delega alla comunicazione. Hanno fatto un lavoro enorme per rendere possibile questa prima edizione che parte già con ottimi risultati”.

I vincitori
Rossella Galati, per la categoria “Divulgazione e cronicità” con il servizio “Il corpo nella demenza” su La CTv (canale 19).

Premiata per aver raccontato con accuratezza e un approccio sensibile alle fragilità di pazienti e famiglie, le possibili terapie di sostegno per i malati di Alzheimer e aver nel contempo offerto informazioni di pubblica utilità, attraverso la storia e l’operato di un’associazione che lavora sul territorio calabrese.

Avvocato e giornalista inizia la sua carriera nel mondo dell’informazione nel 2006, lavorando per diverse emittenti televisive regionali. È stata corrispondente per il quotidiano Calabria Ora, per il mensile Kalabrians e dal 2008 è direttore responsabile della rivista Liber@mente. Nel 2008 ha ricevuto a Bovalino il “Pericle d’oro per il giornalismo“.
Federica Ginesu, per la categoria “Salute e innovazione” con il pezzo “Alex, l’Italia è con te” su Grazia.
Premiata per aver raccontato con chiarezza e semplicità l’innovativa procedura utilizzata dal dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica del Bambino Gesù di Roma per salvare la vita al piccolo Alex, un bambino tristemente famoso per essere affetto da una rara malattia genetica immunologica offrendo su un tema diventato di grande attualità un resoconto ricco di testimonianze medico scientifiche ma anche umane.

È giornalista freelance, si occupa di donne, questioni di genere e discriminazioni. Ha lavorato per tre anni come redattrice al giornale online La Donna Sarda. Attualmente collabora con il settimanale Grazia e il progetto web de Il Sole 24ore Alley Oop. È coautrice del libro (I e II) “Sardegna al Femminile. Storie di donne speciali”.