Reggio Calabria è una città sospesa tra il dolore e la paura. Ieri, 6 gennaio, infatti una ragazza di 16 anni è morta di meningite e la confrma è arrivata direttamente dalla direzione del Grande Ospedale Metropolitano, la struttura principale del capoluogo calabrese.
Come ha spiegato l’ospedale in un comunicato il decesso è da attrobuire ad una “Sepsi Meningococcica microbiologicamente accertata. Una malattia ad elevatissima mortalità anche se opportunamente e tempestivamente trattata».
La Direzione del G.O.M. ha spiegato anche il decorso nelle ultime ore. La ragazzina, A.M. è arrivata al Pronto Soccorsonella tarda martrtinata del 5 gennaio e poi ricoverata in pediatria.
Lì le condizioni cliniche erano apparse subito critiche. Nonostante le cure alle quali è stata sottoposta, tre ore dopo è sopraggiunta la morte. Così è anche stato isolato il batterio responsabile.
Ma “la Direzione Aziendale ritiene di dover rivolgere un appello volto ad evitare ogni ingiustificato allarmismo. Questo considerato il fatto che il contagio di questa patologia si realizza solo attraverso un contatto stretto e prolungato con una persona colpita dall’infezione”.