Unicredit: Codacons, pronta battaglia legale tassi negativi


Esposto a Bankitalia e Antitrust, l’associazione minaccia il boicottaggio

Anche in Calabria il Codacons è pronto a una battaglia legale contro le banche che scaricheranno sui clienti i costi dei tassi negativi. Il primo istituto di credito a finire nel mirino è Unicredit, dopo che l’amministratore delegato, Jean Pierre Mustier ha indicato nel 2020 l’applicazione di tassi negativi ai correntisti con depositi superiori ai 100.000 euro.

I clienti più “piccoli”, ovvero quelli con depositi inferiori 100mila euro, per il momento sembrano restare fuori dall’applicazione di questo balzello…per il momento.
L’associazione ha diffidato Unicredit a non applicare i tassi negativi sui conti correnti, e ha presentato un esposto a Bankitalia e Antitrust affinché sia aperta una istruttoria sulla vicenda.

Codacons è inoltre pronto a lanciare un boicottaggio contro tutte quelle banche che adotteranno politiche analoghe a quella di Unicredit, spingendo i clienti a spostarsi verso altri istituti di credito. “L’applicazione dei tassi negativi avrà, infatti, impatti economici enormi sugli utenti, introducendo una vera e propria tassa sui conti correnti e spingendo i correntisti ad effettuare in modo coattivo investimenti che, in assenza di tale politica, non avrebbero scelto, con evidenti vantaggi per la banca. Se ciò avvenisse, si verificherebbe una grave violazione del diritto fondamentale di cui all’art. 47 della Costituzione e verrebbe lesa la fondamentale libertà di impiegare il proprio denaro come meglio si crede – sostiene il Codacons.

In buona sostanza la banca che applica tassi negativi ottiene ulteriore denaro da chi ha conti correnti superiori ai 100mila euro, e può investire tali risorse aggiuntive elargendo prestiti a tassi di interesse remunerativi per l’istituto di credito. Tra l’altro i soldi dei correntisti, com’è noto, non rimangono fermi nelle casse delle banche ma vengono utilizzati per concedere credito e realizzare guadagni”.