Da un’idea imprenditoriale che prende origine da un avvertito bisogno, nasce un’iniziativa socialmente rilevante che non ha scadenza. In controtendenza con quanto avviene negli alberghi del sud Italia, in cui, se si decide di aprire le proprie porte ai cani, lo si fa solo a quelli di piccola taglia, l’hotel Guglielmo di Catanzaro si sta attrezzando per accoglierli tutti, senza limiti di peso.
Per Tiziana Meloni, direttrice dello storico hotel, non si tratta di una semplice idea, ma di un vero e proprio progetto che coinvolge l’associazione “Bios” e le sue fondatrici Aldina Stinchi e Phaedra Martino:
“Ho avviato con l’associazione “Bios” una collaborazione, perché ritengo che lo splendido “Villaggio dei Randagi” da loro realizzato, in cui i cani randagi vivono in semilibertà a contatto con la natura, sia un modello di accoglienza unico nel suo genere che va sostenuto – spiega la direttrice – Ed è per questo che i clienti del nostro hotel troveranno nella reception un salvadanaio a forma di cuccia, sapientemente riprodotta dalle abili mani dell’artigiano del legno Franco Scarpino, in cui potranno far confluire le loro offerte che verranno poi devolute a Bios ed ai suoi ospiti a quattro zampe”. E l’iniziativa sembra essere apprezzata anche dai clienti che non viaggiano con un animale domestico, tant’è che molti chiedono informazioni su Bios e su come aiutare concretamente i volontari: e c’è anche chi, come Salvatore Chiarella, ne è rimasto talmente impressionato da girare un video nel Villaggio dei Randagi che sta raccogliendo numerose visualizzazioni su Instagram.
Dal canto loro, la presidente Stinchi e la vicepresidente Martino dell’associazione si sono dichiarate piacevolmente sorprese di un progetto così articolato nel tempo che non è una semplice donazione:
“Vorrei coinvolgere tutta la città e il sindaco in questo progetto, che è un atto di civilizzazione nei confronti degli animali domestici, ma anche un modo di promuovere una nuova cultura del viaggio che tenga conto delle loro esigenze – prosegue Tiziana Meloni – Sono tantissime le persone che, come me, mettono i loro bisogni al primo posto quando pianificano un viaggio, che sia per piacere o lavoro. Mi auguro che quest’idea sia copiata e migliorata per fornire nuovi spunti a chi si occupa di accoglienza senza aver pregiudizi su chi si accompagna ai suoi immancabili amici a quattro zampe”.