“Universo Minori” ed i carabinieri incontrano i ragazzi della comunità minorile


minoriiNella mattinata l’associazione “Universo Minori” con la presidente Rita Tulelli, il direttore Francesco Pellegrino, il Capitano dei carabinieri comandante della compagnia di Catanzaro Antonino Piccione, il comandante della stazione di Catanzaro Bellamena Francesco Carnovale, la psicologa dottoressa Carmen Fragalita hanno incontrato i ragazzi della Comunità Ministeriale di Catanzaro coordinati dalla dottoressa Rosangela Catizzone . Si è parlato di educazione alla legalità, i vari relatori hanno detto ai ragazzi di quanto siano importanti le regole e le norme. Si è approfondito l’aspetto dell’ associazionismo e del volontariato infatti il direttore Francesco Pellegrino e la presidente Rita Tulelli hanno parlato di quanto il volontariato faccia crescere umanamente sia chi lo pratica e sia chi lo riceve. Entrambi si sono soffermati a parlare di quanto privilegi porta con se il ” rigare dritto” ed il sapersi comportare. La psicologa Fragalita ha parlato della sua esperienza nelle scuole con i ragazzi ed ha invitato i presenti a non farsi affascinare dal guadagno facile, in quanto non tutto ciò che luccica è oro. Ha poi parlato di un fenomeno che purtroppo si sta espandendo a macchia di leopardo, il bullismo, secondo la psicologa il “forte” è la vittima non il bullo in quanto la vittima può uscirne mentre il bullo è una persona “fragile” che per imporre la sua presenza si serve di atti aggressivi da attuare nei confronti di chi lo circonda. Il Capitano Piccione ha posto domande ai ragazzi come ad esempio come trascorrono le ore in comunità, se studiano, quali materie preferiscono e dopo il dibattito ha detto ai giovani di vedere l’arma come un aiuto, come un sostegno e non con distacco o paura. La coordinatrice Dottoressa Rosangela Catizzone ha parlato della Comunità, ha detto che quando un minore fa ingresso in comunità viene accolto ed ascoltato in tutte le sue molteplici esigenze, bisogni, problematiche e potenzialità, affinché lo stesso, superata la fase di impatto, possa gradualmente sentirsi a suo agio ed avvertire la possibilità di potersi esprimere, manifestare e di poter apprendere nuove conoscenze.


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