Utili riflessioni su cultura e turismo


 Pensatela come volete, ma prima di Spirlì nessun politico si era mai degnato di mettere piede nell’Addolorata di Soverato Superiore per ammirare la Pietà del Gagini. Spirlì è venuto, ha apprezzato, ha capito, e ora ci aspettiamo interventi concreti e rapidi per fare della Deposizione anche un valido attrattore turistico a vantaggio di Soverato e di tutta la Calabria.

 Intanto l’Istituto Calabretta presenta, ancora on line per covid, un lungo e complesso lavoro di ricognizione del territorio del Basso Ionio catanzarese, compiuto, sotto l’egida del dirigente Gallelli, dal prof. Agazio Lacroce con un buon gruppo di intelligenti allievi e la collaborazione, tra gli altri, di Guerino Nisticò e Damiano Bava; e che viene messo a disposizione di chi ne abbia interesse e di chi ami un turismo meglio concepito.

 Finora, in quest’area, il turismo si è identificato quasi solo con la balneazione, spesso caotica, e comunque di breve durata. Nella mentalità comune, siamo rimasti agli anni 1960, mentre la società italiana, e anche europea, sono radicalmente cambiate.

 Oggi il potenziale turista è più una persona matura che un giovane; ed ha curiosità culturali, naturalistiche, esperienziali, enogastronomiche, storiografiche; e non raramente cozza contro il luogo comune che qui tutte queste cose non ci sarebbero. Ci sono quattro millenni di storia, e come sempre nella storia umana, contraddittori e conflittuali e perciò creativi. Se c’è la Pietà, se ci sono palazzi e castelli e chiese, non siamo certo come quei deserti del Messico dove ogni vent’anni spunta per caso un fiore, ma in un contesto variegato e da scoprire e mostrare.

 È notevole che a volere e gestire questo progetto sia un Istituto Commerciale: il turismo infatti è un divertimento per chi ne gode, ma è un lavoro per chi lo offre; e bisogna ottimizzare l’offerta, con il minimo sperpero di energie e il massimo di guadagno, quindi di indotto e di occupazione.

 Servono dunque l’attenzione della politica e una inedita mentalità imprenditoriale connessa al turismo, anzi generata da un turismo intelligente e di lunga durata; quindi professionale.

Ulderico Nisticò