Vastatio Italiae di oggi


Lo spopolamento dell’Italia romana viene denunziato da Plinio e altri autori; e già se ne avvedevano Catone il Censore, i Gracchi, Cesare, Augusto… E tutti osservavano che era l’Italia centro dell’Impero, e ricca e tranquilla, e quasi senza guerre dai tempi di Annibale. Eppure l’Italia si andava svuotando, con un fenomeno ancora peggiore: la pletorica e parassitaria urbanizzazione della città di Roma.

L’Italia di oggi non conosce guerre dal 1945; ed è una delle sette potenze industriali del mondo, o almeno così dicono; l’età media è ampiamente superiore agli 80 anni: eppure l’Italia si spopola per l’evidente ragione che non nasce più nessuno.

Un tempo, e voglio dire fino a meno di un secolo fa, il fenomeno era l’opposto: nascevano moltissimi, ma la mortalità era alta, e in tutte le classi sociali e situazioni: bastava una bronchite; e la spagnola, che era una semplice influenza, fece nel 1919 più vittime dell’intera Prima guerra mondiale da poco finita!

Oggi, balza agli occhi l’inversione della piramide demografica: pochi giovani e tanti anziani.
Il Meridione almeno era “proletario”, cioè produceva prole (braccia, e qualche volta anche cervelli da lavoro), e in gran numero. Dal 2013 , i morti superano i nati, ovviamente e ripeto perché non si nasce, e non perché si muoia.

Le cause di tutto ciò? Siccome i figli li fanno i maschi e le femmine (al netto di ridicole elucubrazioni gender finanziate dal Ministero!), vuol dire che oggi femmine e maschi non si accoppiano a scopo riproduttivo. Anzi ho anche forti dubbi che si accoppino anche a scopo voluttuario, e conosco in Facebook interi eserciti di giovani donne che sono sane, laureate, avvenenti, sistemate e sole! Fortuna che le frequento solo in Facebook.

L’anafrodisia è un fenomeno che è stato studiato già vent’anni fa; e che convive con un’esplosione di orge verbali e di sesso sbattuto in faccia dalla pubblicità anche per vendere la verdura! Ma è banalissimo osservare Can che abbaia… E quando vedete in un bar gruppi di belle giovani tutte femmine, o gruppi misti in numero dispari, sono “a bere qualcosa”, e poi a casa! Non so se sono stato chiaro. Quanto ai giovanotti maschi, sono “ragazzi di trent’anni”: e a forza di sentirselo dire, ci credono pure, e fanno i bambinoni a vita; e se corteggiano da maschi, raramente, hanno paura di finire in galera per molestie.

Del resto, non è che tutti e tutte si debbano riprodurre; e che ci lo vuole dovrebbe poterlo fare, mentre sono noti gli ostacoli di mancanza di lavoro, o di coppie che magari lavorano ma lui in un luogo e lei in un altro; e mancano le strutture e l’organizzazione della maternità. Manca quindi una politica, e prima di una politica una filosofia della Nazione.

Ulderico Nisticò