Vitalizi di notte alla Regione Calabria


 Premessa di carattere generale: i politici vanno pagati; se no, è come dire che possono fare politica soli i ricchi sfondati. Nel 1861 avevano diritto di voto attivo e passivo 400.000 maschi abbienti su 25 milioni di persone; e votarono in 200.000. Volete così?  Se i politici servissero a qualcosa e si rendessero utili, li ricompenserei bene, eccome. Attualmente, però, sono soldi buttati via, almeno per due terzi dei casi in Italia; e figuratevi in Calabria!

 Pur nuova legge… una leggina calabrese approvata in due (02) minuti, assegna il vitalizio a un mare di consiglieri regionali di un tempo, o che siano stati consiglieri per un anno o un mese o un giorno… ma non m’interessano i termini; e se c’è qualcosa che non va, si opponga l’opposizione.

 Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahah! L’opposizione? Ma la legge è passata all’unanimità, anzi su proposta del PD, e vi si son lanciati sopra sia Callipo sia la Santelli, eccetera! In Calabria c’è solo la maggiorazione e oppositanza: cioè maggioranza e opposizione, ciccia e pappa. Quando (s)governa la sinistra, il centro(destra) tace; quando è il contrario, la sinistra ricambia il favore. Come dire che non solo manca il senso della Patria, manca pure il senso del partito!

 Ho letto l’elenco dei beneficiari attuali; alcuni giacciono dimenticati da decenni; altri, sono fisicamente defunti. Siccome il vitalizio è a vita, spero che almeno cessi con il trapasso: mors solvit omnia? O  erediteranno i frutti i nipoti, come canta Virgilio? Vorrei l’elenco dei nuovi beneficati.

 Subissati dagli sberleffi (ATTENZIONE, SOLO SUI SOCIAL: I GIORNALI, GIUSTO UN CENNO; LE TV, SILENZIO TOMBALE; GLI INTELLETTUALI, TUTTI PESCI), i calabri politicanti hanno messo, sempre all’unanimità, quella che a Reggio si chiama “pezza a colore”, ovvero, la toppa è peggio del buco: dichiarano di aver votato senza leggere; all’insaputa come la casa di Scajola? E così si gettano in faccia secchiate a quintali. Omissis.

 Qualcuno avanza un sospetto: come mai, questa fretta di notte? Niente niente, gli attuali si stanno assicurando la vecchiaia, magari temendo qualche sisma politico o inghippo che sciolga il Consiglio?

 Riassunto: ecco un altro esempio del problema più grave, da molti secoli, della Calabria, cioè la pochezza della classe politica; e l’assenza, escluso me, della pubblica opinione.

Ulderico Nisticò