Calciatori e gas


 Che c’entrano le due cose una con l’altra? Secondo me, c’entrano. Iniziamo dal gas, che l’Europa importa dalla Russia, continua a importare dalla Russia, però la Russia potrebbe anche chiudere i rubinetti. Niente paura, c’è la zia d’America: dall’inizio della crisi e guerra, il sorridente Biden va dicendo, e da ieri ci riesce, che manderà gas via mare, congelato e da rigassificare in apposite industrie da costruire in Europa.

Incidit in Scyllam cupiens vitare Carybdim,

 commenterebbe Virgilio: o Scilla o Cariddi, e in entrambi i casi due mostri. Mitologia alla mano, anche Scilla era una fanciulla bellissima e sorridente, prima di cambiare umore e aspetto, e sfoderare gli artigli.

 Per salvarsi dal gas russo, l’Europa (sempre disUnita) dipenderà dal gas americano. Per garantirsi gas americano, l’Europa resterà nella NATO, sempre di più nella NATO; e, tanto per ricordarlo, è venuto Biden in persona.

 Ci sono modi alternativi al gas russo e al gas americano? Io non faccio lo scienziato, però sento dire che c’è il nucleare; c’è l’energia solare, eccetera.

 C’è anche il gas. Per esempio, quello di Crotone, il cui mare, e oggi anche la terra, sono costellati di piattaforme. Però nessuno sa con esattezza che fine fa quel gas, e tanto meno cosa ci guadagnano Crotone e centri vicini.

 La Calabria è zeppa di centrali eoliche, ma non si sa quanto producano, e dove vada a finire l’energia.

 E le venerande centrali idroelettriche silane?

 Tutta questa energia, viene utilizzata razionalmente? Ecco una traccia di riflessione per scienza e politici seri. I problemi del mondo moderno non si risolvono con sogni di decrescita felice, ma con i modi del mondo moderno: scienza e tecnica. Per esempio, treni invece di automobili; navi invece di mezzi terrestri. Riscaldarsi girando seminudi per casa, tipo pubblicità ottimistica? No, meglio un pigiama pesante!

 In tutto questo, che c’entrano i calciatori? È lo stesso dell’energia, che va prodotta in Europa e in Italia. Anche i calciatori della Nazionale, e i calciatori in genere, vanno prodotti in Italia: e invece ormai non c’è squadretta di paese che non assoldi un calciatore di qualsiasi altra nazionalità. Brocchi, spesso, però straniero fa tanto fino! Costano un botto… ma io starei attento ai bilanci!

 Quando poi dobbiamo schierare la Nazionale, e servono giocatori italiani, perdiamo con la Macedonia del Nord, dove a giocare sono i nordmacedoni e non altri.

 Dove sono i vivai e le squadre giovanili? E del resto, ragazzini smidollatucci e cocchi di mamma e psicologicamente fragili, dov’è che praticano lo sport? Dove sono gli allenatori ed educatori? Lo sport è fatica, impegno, disciplina, forza, voglia di trionfo; non è roba per certi giovini signori di pariniana memoria.

 Insomma, i calciatori sono come il gas: costano di meno se li pigliamo dall’estero. Giovedì sera abbiamo visto il risultato sul campo di calcio. Così moriremmo di freddo se Putin chiudesse i gasdotti; o se Biden non ci manderà più le navi.

Ulderico Nisticò