Intrattenimento schiavista – Lo sfruttamento degli animali nei circhi: una piaga da combattere


Con l’arrivo della bella stagione si intensificano gli spettacoli circensi, ultimo dei quali a Davoli Marina proprio in questa prima settimana di giugno. Dietro i colori sgargianti del tendone si  nasconde però una triste realtà: animali ridotti in schiavitù, ristretti in gabbie strettissime e costretti ad esibirsi per il diletto di ormai pochi spettatori.

Nel 2024 però una società che dovrebbe tutelare i diritti di tutti non può dimenticare di occuparsi di chi voce non ha.

Dalle ricerche della Lega Anti Vivisezione, associazione ambientalista, è infatti emerso che nonostante il 76% delle persone siano contrarie all’uso degli animali nel circo, ce ne sono ancora circa 2.000 sfruttati. 

Sfruttamento che inizia ancor prima degli spettacoli veri e propri. Catturati dal loro habitat naturale gli animali sono infatti costretti ad affrontare viaggi interminabili, a reprimere i loro impulsi naturali, come cacciare e riprodursi, a lottare contro la fame, per poi diventare oggetto di intrattenimento, soprattutto per i più piccoli.

Ma vogliamo davvero che le nuove generazioni partecipino ancora a forme di spettacoli che veicolano ideali poco etici?

“Lascio libero il mio cane, perchè gli altri animali dovrebbero stare chiusi in gabbia”, “No perchè li picchiano” “Se non ci fossero gli animali, sì”.

Sono queste le parole di tre bambini, dai quattro ai dodici anni, che, di fronte alla domanda “Andrete al circo questo fine settimana?”, non hanno tardato a esprimere il loro dissenso e a comprendere che è possibile un circo senza spettacoli animali.

Se quindi anche i più piccoli rifiutano la crudeltà di queste forme di esibizione perchè incoraggiarle e non proporre altre attività o ancora proporre la stessa ma senza l’uso di esseri viventi, portatori di dignità tanto quanto l’uomo?

Come comitato LiberAzione (pur riconoscendo l’impossibilità giuridica di bloccare gli eventi) chiediamo che gli amministratori locali si schierino moralmente contro lo svolgimento degli spettacoli circensi con animali sul nostro territorio. 

Siamo un gruppo di studenti che, nonostante l’approssimarsi dell’esame di Stato, ha deciso di impegnarsi in favore di una battaglia di civiltà e rendere reale quell’educazione al civismo di cui tanto sentiamo parlare in classe.

Non è sufficiente non impugnare l’arma del delitto, non è sufficiente stare in silenzio, non è sufficiente salvaguardare la propria pietra se l’intera volta sta crollando.

Sono un uomo, niente di umano è a me estraneo, neanche la lotta ai diritti animali.

Domenica 9 giugno dalle ore 17.00 saremo sul posto (Davoli Marina piazzale polifunzionale) per informare i cittadini, vi unite a noi?

Comitato LiberAzione
Iris Sità, Silvia Salerno, Antonio Gualtieri, Antonio Sinopoli, Morena Mirarchi, Margherita Agostino