A Soverato l’incontro “La condizione delle detenute e dei detenuti nelle carceri italiane: quale rieducazione?”


Lunedì 28 Luglio ore 21:30 presso la pineta sita sul Lungomare Europa di Soverato un nuovo importantissimo appuntamento della rassegna culturale “Kalibri d’auore”: “La condizione delle detenute e dei detenuti nelle carceri italiane: quale rieducazione?”

La Kalibreria presenta un incontro volto a sensibilizzare il pubblico sulle condizioni di vita nelle carceri e sulla finalità della pena che deve avere, come previsto dalla nostra Costituzione, quella di rieducare il soggetto al fine del suo reinserimento sociale. Rieducazione che, come tutto il trattamento penitenziario, dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, svolgersi alla luce del principio di umanità e del rispetto della dignità della persona (art.1 legge 354/1975).

La strada verso un sistema che effettivamente miri alla rieducazione e che sia improntato all’effettivo rispetto della persona è ancora lunga a tortuosa. Sono diversi i livelli che necessitano di interventi e strumenti sociali e legislativi.

Le cronache recenti raccontano di suicidi in carcere, di situazioni non degne di un paese civile e di violenze subite come denunciato dall’organo anti tortura del Consiglio d’Europa
(CPT).

Il noto problema del sovraffollamento delle nostre carceri determina condizioni limite sia riguardo la vivibilità degli spazi, sia delle relazioni fra le persone. Detenute e detenuti spesso stremati dal caldo e da condizioni che non tutelano la dignità della persona.

Le associazioni che si occupano dei diritti delle detenute e dei detenuti denunciano un forte incremento dell’uso di psicofarmaci determinato proprio dalle condizioni delle carceri.

Siamo sicuri non aver trasformato una pena, giustamente, da scontare in una forma di tortura? Siamo sicuri che sia un modello-sistema utile nel raggiungere il proprio scopo o rischia, invece, di diventare una pericolosa ghettizzazione?

Come si pensa di poter ottenere un reinserimento a fine pena? Quale percorso di rieducazione può essere avviato in un contesto del genere?

Di questo e altro parleremo con Sefora Spinzo dell’associazione Voci di dentro; Franca Garreffa referente in Calabria di Sbarre di zucchero; Maria Grazia Bisurgi e Sofia Battisti di ConimieiOcchi. Teatro idee movimento .

Modererà la serata Raimonda Bruno insegnante del liceo Siciliani di Catanzaro.
Vi aspettiamo.