Alecci sulla Zes unica e il futuro della Calabria


Zes unica, Alecci: “Il grande bluff del governo emerge dal report del Commissario Romano. La Calabria fanalino di coda del Mezzogiorno e Occhiuto continua a fare finta di nulla”.

Il report presentato dal Commissario per la Zes di Campania e Calabria Giosy Romano alla vigilia dell’istituzione della Zes unica per il Mezzogiorno conferma i limiti della nostra Regione nel mettere a terra le risorse e il grande bluff del governo nazionale. Intendo, infatti, esprimere tutta la mia preoccupazione per alcuni dati contenuti nel report ufficiale del Commissario che confermano una gestione che ha visto relegata ai margini la nostra regione.

Un dato che sintetizza la situazione di assoluta disparità tra Campania e Calabria è quello, ad esempio, relativo agli investimenti del Pnrr dedicati alle Zes. Per la Campania erano stati stanziati 136 milioni e sono stati tutti aggiudicati, mentre in Calabria sui 117 milioni stanziati solo il 50% è stato aggiudicato. In Campania ci sono state complessivamente 73 autorizzazioni e solo 11 in Calabria.

In Campania la Zes ha prodotto oltre 900 milioni di investimenti e creato 3695 nuovi posti di lavoro, mentre questi dati (evidentemente molto più bassi) non sono stati neanche forniti per quel che riguarda la nostra Regione. Una disparità evidente che non può che infondere un certo pessimismo riguardo il futuro.

Davanti a questo quadro inquietante viene poi svelato il grande bluff del governo che proponendo una Zes unica per il Mezzogiorno finirà con ampliare ancora le differenze tra le singole regioni mettendo ancora più in difficoltà quelle con l’economia più fragile.

In pratica una Zes unica, senza coperture finanziarie, che rischia di cancellare definitivamente quelle esistenti. Imbarazzante diventa, quindi, l’inerzia del governo regionale che neanche davanti a questo report si è assunto alcuna responsabilità, né ha preso posizione contro il provvedimento, l’ennesimo di questo governo di centrodestra che si conferma totalmente schierato contro la Calabria e il Sud.