Ammalata di tumore viene curata dal medico con l’ipnosi e ridotta in fin di vita


Si trova in un letto d’ospedale e la sua vita è appesa ad un filo. Sembra disperato una donna di 45 anni del Catanzarese vittima vittima del proprio medico di base che ne ha messo repentaglio la sopravvivenza. La donna ha denunciato il professionista alla Procura di Catanzaro. Le accuse sono ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. “Non posso più prendermi cura della mia famiglia, dei miei figli ed il mio stato di invalidità fisica al 100%, con tanto di accompagno, è stato accertato e riconosciuto dalle ASL competenti”, spiega la donna, che attribuisce la responsabilità delle sue drammatiche condizioni di salute al suo medico curante, quello che definisce un autentico aspirante-santone, che l’avrebbe completamente plagiata, facendole perdere fiducia nella medicina tradizionale, approfittando tra l’altro di uno stato mentale precario per il decorso della malattia. Il medico, pur sapendo che la donna avrebbe avuto bisogno di cure serie e corrette dal punto di vista medico e oncologico, l’avrebbe prima convinta ad abbandonare gli specialisti che la seguivano, per poi curarla “ma senza serie cure”, sino al punto di compromettere irrimediabilmente le sue condizioni di vita e di salute. Il medico, si legge nella denuncia della donna, avrebbe negato spiegazioni e confronti ai familiari, arrivando a farle firmare una dichiarazione per scagionarlo da ogni responsabilità, prima di sparire.

Alla paziente sarebbe stato fatto conoscere il medico Hamer, più volte condannato per esercizio abusivo della professione e frode. Le sarebbero stati dati anche dei libri da leggere, al punto di indottrinarla e conviencerla della veridicità delle sue tesi. Secondo queste teorie, che rinnegano l’uso dei farmaci, il tumore è il frutto di un conflitto psichico. Secondo l’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, il metodo Hamer “è basato su premesse non scientifiche ed ha già provocato la morte di diversi pazienti”, e “si basa su un insieme di teorie che non sono mai state sottoposte a una sperimentazione seria della validità per la cura dei tumori né di altre malattie”. Tre anni addietro, la donna, scoperti dei noduli avrebbe scelto proprio questo metodo. Il medico la avrebbe rassicurata.

Ma la situazione sarebbe degenerata nell’inverno scorso quando la donna ha accusato dei forti dolori nella regione cervicale seguiti da febbre. Il medico consigliava però alla donna di non prendere alcun farmaco, di non recarsi in ospedale, di cercare di rimanere rilassata, di contare sulla sua forza di volontà e di mantenere un atteggiamento positivo, a tal punto che, intorno alla metà del mese di giugno 2017, le suggeriva di cambiare aria, di svagarsi e di fare un viaggio. Lì la sorella avrebbe provveduto a farle effettuare altre visite da cui i medici avrebbero intuito la gravità delle sue condizioni. Il tumore si era esteso dal seno alle ossa. Ma su consiglio del medico la 45enne sarebbe ritornata in Calabria senza dire nulla alla sua famiglia, affidandosi alle cure del medico secondo cui il dolore era più forte perchè in fase di guarigione. E presso la sua abitazione veniva sottoposta a sedute ipnotiche e psicologiche.

Solo quando, nel dicembre scorso, alcuni familiari hanno chiesto al medico delucidazioni sullo stato di salute della donna, il medico incredibilmente avrebbe risposto che lui le aveva consigliato di recarsi in ospedale, negando tutto ciò che stava in realtà avvenendo. Poi la compagna del medico avrebbe alla donna di scrivere su un foglio una dichiarazione con la quale lo scagionava da ogni responsabilità.


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