Analisi sulla potenziale chiusura del liceo classico salesiano di Soverato


La potenziale chiusura del liceo classico salesiano di Soverato segnala una crisi non solo educativa ma anche culturale e spirituale per la comunità. La scuola rappresenta un punto di riferimento che ha contribuito significativamente alla formazione dei giovani locali.

Questa situazione solleva una questione cruciale: l’importanza di valutare le istituzioni educative non solo attraverso lenti economiche ma come agenzie di valore sociale ed educativo.

Affrontare le sfide economiche è imprescindibile, ma la visione di Don Bosco ci ricorda che l’educazione dei giovani trascende il mero calcolo finanziario.

Don Bosco non si sarebbe arreso di fronte a tali difficoltà; avrebbe cercato soluzioni innovative, pregato per la provvidenza e agito con fiducia nella comunità per trovare le risorse necessarie. Invece di considerare la chiusura come unica via d’uscita, è fondamentale esplorare ogni possibile soluzione per risollevare e ripopolare il liceo.

Ciò richiede un’analisi approfondita delle cause del declino e l’attivazione di strategie volte a rinnovare l’interesse e l’impegno della comunità scolastica e locale.

Investire nell’innovazione pedagogica, rafforzare la connessione con le famiglie e la comunità, e sviluppare programmi che rispondano alle esigenze attuali degli studenti possono essere passi fondamentali per rivitalizzare l’istituto.

La chiusura dell’istituto sarebbe, senza dubbio, un dramma per Soverato, rappresentando la perdita di un’importante eredità educativa e di valori.

Affrontare questa sfida richiede uno sforzo collettivo e la convinzione che, anche nei momenti più difficili, esistono vie per mantenere viva l’eredità di Don Bosco, basata sulla fede nella provvidenza e sull’impegno per l’educazione dei giovani.

Gabriele Francavilla