Arresti nel soveratese, la droga veniva nascosta anche in un porcile e tra le vacche


Erano convinti di non essere intercettati. Così tanto da non usare alcun linguaggio criptico. E infatti, a leggere le carte dell’operazione contro un traffico di droga in alcuni comuni del Soveratese viene fuori che parlavano liberamente di cessioni, proventi o dei luoghi di occultamento della sostanza stupefacente. E dialogavano tranquillamente anche come eludere i controlli delle forze di polizia. Cinquanta le pagine dell’ordinanza che ha portato in carcere 4 persone e 4 ai domiciliari.

L’indagine parte da un controllo nel parcheggio antistante il Centro commerciale “Le Vele” a Montepaone Marina, dove i carabinieri della Compagnia di Soverato notano un’auto con a bordo 5 giovani che conversavano “con fare sospetto”.

Marijuana e soldi trovati certificano i sospetti dei militari. Da qui, l’inizio dell’attività di intercettazioni che porterà i carabinieri a cristallizzare telefonate dove si cercano nuovi clienti, dove si stabiliscono date e orari per la consegna della droga e ei il ritiro dei soldi.

Ma anche dove si nascondeva la droga per eludere i controlli. In un porcile ad esempio ” la carta puzza di maiali” o tra le vacche.