Auguri del Baby Sindaco alla nuova amministrazione comunale di Santa Caterina dello Ionio


Proprio come si fa nei rapporti diplomatici veri! Il baby sindaco di Santa Caterina, Antonio Benedetto Giannini, ha seguito fedelmente il protocollo istituzionale inviando, a nome suo, della sua giunta e dell’intero Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi dell’Istituto Comprensivo Tommaso Campanella diretto dalla Dirigente Susanna Mustrari, una breve nota per augurare buon lavoro al neo rieletto sindaco “dei grandi”. Così, la baby amministrazione del comune di Santa Caterina ha scritto al sindaco complimentandosi per la vittoria e augurandosi che possa proseguire il rapporto di collaborazione e fiducia che già si era instaurato. “Siamo consapevoli – scrive il baby sindaco Giannini – che le problematiche scolastiche e giovanili siano una tematica sulla quale le due “amministrazioni” saranno chiamate a collaborare e, pertanto, ribadiamo sin da ora la completa disponibilità del CCRR per tutte le iniziative che riguardano la scuola e i giovani. Siamo certi che lavorando insieme e con il supporto della nostra dirigente Susanna Mustari, ognuno per le proprie competenze, potremo raggiungere risultati importanti per la nostra piccola collettività.” La dirigente Mustari si è detta sorpresa e felice per l’iniziativa. “Questo vuol dire che i progetti didattici, fatti bene, funzionano. Quando abbiamo proposto al Sindaco l’elezione del CCRR ci prefiggevamo un preciso obiettivo: avvicinare le nostre alunne e i nostri alunni alle istituzioni, dare un contributo concreto per la creazione di cittadini responsabili e consapevoli del loro ruolo, esercitare la pratica della cittadinanza attiva. La nostra scuola intende essere uno strumento di “educazione” vera e concreta intendendo la parola nel senso etimologico del termine: educare viene dal latino ex-ducere, «trarre fuori», «tirar fuori ciò che sta dentro». È questo che vogliamo fare: incoraggiare ogni alunno a tirar fuori le potenzialità che ha e che, spesso, non trovano un canale appropriato per manifestarsi. La società di oggi tende ad appiattire, ad omologare. Ecco, allora, che la scuola viene chiamata ad assolvere un ruolo importantissimo: formare menti critiche, dove con critica si intende la capacità intellettuale di esaminare e valutare autonomamente uomini e situazioni. È una bella sfida ma le sfide sono il sale della vita.”