Avis, successo per il progetto nazionale “R.I.S.E.”


Fase finale ad Amantea all’insegna della cooperazione e della condivisione. Premiato il liceo “Guerrisi” di Cittanova come scuola vincitrice

Quando i giovani vengono stimolati, utilizzando modalità vicine ai loro interessi, il risultato è sicuramente vincente.

Lo sa bene l’AVIS – Associazione Volontari Italiani del Sangue – che, anche se ha più di 90 anni di vita, è sempre al passo coi tempi e accompagna il cambiamento.

L’associazione ha coinvolto gli studenti di 60 istituti superiori in 11 regioni italiane con “R.I.S.E.” (Realtà virtuale, Innovazione, Salute ed Educazione), un progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’obiettivo di stimolare i giovani, attraverso i videogiochi e la realtà virtuale, ai temi della solidarietà, della salute e del benessere.

L’iniziativa – frutto di una partnership tra la sede nazionale e le Avis regionali di Calabria, Lombardia e Veneto e il coinvolgimento dei volontari di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria – ha avuto la sua fase finale ad Amantea, in provincia di Cosenza.

R.I.S.E. ha previsto la realizzazione di un “Percorso Interattivo Didattico” che ha compreso un’attività legata alla realtà virtuale che, attraverso l’utilizzo di smartphone e visori, ha consentito agli studenti degli istituti superiori di immergersi in un’opportunità formativa non convenzionale e ad alta tecnologia su temi come la donazione, la solidarietà e i corretti stili di vita. Gli stessi giovani sono stati, infine, coinvolti in una challenge avente il fine di ideare campagne di sensibilizzazione, su uno degli argomenti proposti, da diffondere sui social.

La premiazione si è svolta proprio ad Amantea. Primo posto per il liceo scientifico “Michele Guerrisi” di Cittanova, secondo classificato è stato l’istituto di istruzione superiore “Giordano Bruno” di Perugia; mentre si sono piazzati terzi, a pari merito, l’istituto magistrale “Regina Elena” di Acireale e il liceo scientifico “Lorenzo Mascheroni” di Bergamo.

Nella giornata conclusiva è stato organizzato un interessante convegno per far conoscere le ricadute che il progetto ha avuto sugli adolescenti coinvolti, alla presenza di rappresentanti del mondo AVIS e di alcuni tra i massimi esperti di realtà virtuale in Italia. Nel corso dell’incontro i vari ospiti si sono confrontati sulle prospettive future e le nuove sfide che la digitalizzazione pone nel mondo della scuola e della formazione.

L’evento è stato aperto dal sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino che ha sottolineato come sia “importante allenare le nuove leve ed educare i giovani verso un futuro basato sul progresso ma anche sulla civiltà e il reciproco aiuto”.

Il presidente AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, è intervenuto in collegamento: “AVIS è la più grande associazione di volontariato del sangue italiana che ogni anno contribuisce a circa il 70% del fabbisogno nazionale. Non abbiamo paura delle sfide del futuro ma, per farlo al meglio, abbiamo bisogno anche e soprattutto delle nuove generazioni. Grazie a questa iniziativa abbiamo colto le opportunità fornite dalla tecnologia, attraverso il gioco abbiamo approfondito con gli studenti tematiche come la solidarietà, la salute, la donazione e l’educazione e compreso come saperle vivere e declinare in tutti i momenti della propria vita”.

“I giovani, se ben istruiti, rispondono in modo straordinario – ha affermato il referente Area Scuola di AVIS Nazionale, Domenico Nisticò – e possono essere un’ottima cassa di risonanza per i valori dell’AVIS. Parlando il loro linguaggio possiamo divulgare l’importanza del dono a 360°. e formare cittadini sempre più attivi, consapevoli e responsabili.”

Molto soddisfatto il presidente AVIS Calabria Franco Rizzuti: “Noi siamo una rete associativa e l’evento finale svoltosi ad Amantea è l’emblema che la comunità di intenti e la fattiva collaborazione portano sempre a grandi e importanti risultati. Ci siamo ritrovati più regioni a parlare lo stesso linguaggio e a fare il punto dopo 18 intensi mesi di lavoro a distanza. E’ l’espressione del nostro modus operandi, vale a dire, lavorare in rete, stare insieme per costruire e creare un futuro migliore”.

“Questi lavori – ha evidenziato il presidente AVIS Lombardia, Oscar Bianchi – sono un patrimonio per l’associazione. Abbiamo lasciato esprimere i giovani in piena libertà e loro hanno risposto con grande entusiasmo. Obiettivo era ed è quello di renderli partecipi di proposte e azioni, affinché si possano sentire parte di una comunità.”

“Abbiamo dimostrato come Avis c’è e fa squadra – ha dichiarato la presidente AVIS Veneto, Vanda Pradal – Noi portiamo avanti il concetto di donazione in senso lato, attraverso un’educazione alla sensibilità e al rispetto verso l’altro.” Roberto Paladini e Alice Bettelli hanno descritto il lavoro realizzato in questi mesi dal team di monitoraggio.

Successivamente, è stato realizzato un tavolo di confronto su didattica digitale e innovazione con gli interventi di Mariella Bombardieri, rappresentante del Comitato Tecnico Scientifico; Leonardo Boncinelli del Game Science Research Center; Matteo Favarelli, cofondatore della società AnotherReality, esperta di mondi virtuali, e Paola Chiarella dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.