Casignana, tessere di vita


20160124_135134[1]Una striscia di intenso blu nei giorni di vento dipinge il mare Jonio della Locride, e tante piccole onde bianche si inseguono portando a terra l’odore salino e frizzante misto ai profumi di bergamotto, aranci ed erbe selvatiche dell’Aspromonte.

Casignana, è un ricordo di storie lontane che hanno respirato lo stesso vento e gli stessi olezzi, che hanno guardato lo stesso blu nei giorni di vento e di sole quasi mai coperto dalle nuvole.

L’occasione per visitare questo luogo di spettacolare bellezza e valore storico, mi è stato dato dalla registrazione di una puntata di “Uomini e Santi”, il mio programma-viaggio nel mondo spirituale calabrese prodotto da Video Calabria, la rete televisiva che trasmette sul canale 13 del digitale terrestre.

In questo piccolo paese che vive tra i monti e la marina, vi è un concentrato di storia e di misterica spiritualità legata al lontano passato dove, come in molti altri luoghi della Calabria, le ritualità cristiane si sono spesso mescolate nell’arco metamorfico dei secoli, con quelle pagane, residui di civiltà pre cristiane indigene, greche e romane che ne hanno abitato le coste e che oggi abitano la nostra eredità genetica.

I tratti somatici, i modi, i gesti, i colori di quel mondo remoto, tramandati, ci appartengono e quanto rimane delle sue cose, spesso liso dal tempo, a volte conservato perfettamente, è il racconto reale di cosa siamo stati, dei luoghi condivisi in epoche diverse, di tutto ciò che passa e che lascia tracce di sè.

particolare- sala delle quattro stagioniUn incontro folgorante è stato con Casignana, una realtà singolare e molto radicata, una specie di piccolo universo che vive nella consapevolezza della sua ricchezza ambientale, archeologica e culturale tra le più belle e importanti della Calabria. Dalle pendici dell’Aspromonte innevato, dolcemente lo sguardo scende a valle, attraversando fiumare e campagne, antichi casali. Questo monte altero e selvaggio sovrasta tutte le vallate con i suoi colori duri, scuri e le cime bianchissime e, quello che si presenta come un viaggio avventura, non delude le aspettative.

Il borgo di Casignana è un piccolo gioiello proiettato nel futuro, tra culti antichi, quello a San Rocco che la tradizione orale menziona come salvatore dalla peste in quei secoli non molto lontani, e idee moderne di tutela e promozione turistica e culturale.

Ho incontrato il sindaco Vito Antonio Crinò, medico rinomato e persona dai molteplici interessi e obiettivi legati al suo paese e all’importanza che questo riveste nella nostra regione e nel mondo.

20160131_222507Come vive la sua “missione” di guida ad un paese che come molti dell’entroterra soffre del fenomeno dello spopolamento e di rischio della fine di una civiltà ricca di tradizioni?

E’ una missione legata all’amore che ho per questa terra a cui sono profondamente legato, sia sotto il profilo di eredità storica che mi appartiene, sia dal punto di vista spirituale. Sono priore della Confraternita di San Rocco, patrono di Casignana. L’impegno quotidiano è proprio quello di impedire che questi territori antichi e così suggestivi finiscano di esistere ed essere dimenticati.

Quali sono le strategie per fermare questo processo?

Intanto la conservazione dei beni culturali, ambientali e archeologici che abbiamo la fortuna di avere. Nel borgo alcune antiche strutture restaurate stanno per dare vita all’ospitalità diffusa, viste le numerosissime presenze turistiche registrate ogni estate e le cui richieste non riusciamo ad accogliere tutte. Questa è la parte, per così dire, “finale”, il risultato di un lavoro concentrato prima di tutto sulla conservazione delle tradizioni culturali e gastronomiche che permettono oggi di offrire al mercato prodotti e marchi come il vero “Vino Greco” e il “Mantonico”, vini passiti di vitigni antichissimi, unici in questa zona tra Bianco e Casignana. Poi i salumi, i formaggi, gli agrumi. Conserviamo i riti e le tradizioni delle feste.

 Sindaco, questa è anche una zona ricca di acque benefiche, non per niente nella Villa Romana erano state costruite delle grandiose terme

Casignana ha anche avuto il dono naturale delle acque termali sulfuree i cui fanghi risultano essere molto benefici per le artriti e vari tipi di disturbi reumatici e dell’apparato scheletrico e non solo. Saranno perfezionate e migliorate affinchè vi sia una fruizione più massiccia e organizzata. Sono acque che sgorgano in modo naturale dal terreno in un affascinante emergere di bolle, immerso in una lussureggiante natura.

L’archeologia è il patrimonio storico che racconta un passato pieno di fascino e di bellezza: la Villa Romana..

Il tempo e la buona volontà, l’impegno, ci hanno restituito questo sito d’impareggiabile bellezza e memoria storica di tempi legati all’antica Roma che giunse anche qui, con i suoi consoli, con famiglie importanti che edificavano meravigliose ville come questa, ricca di sale decorate, terme salutari, riscaldate da un sistema di distribuzione del calore di concezione molto moderna, terrazzi e colonnati, affacci absidati, fontane e giochi d’acqua. Un patrimonio aperto al mondo.

Com’è oggi la Villa Romana, cosa si può vedere?

E’ tutta visibile, una meraviglia degli occhi che si presenta nella lussuosa bellezza di dimora concepita per rendere il soggiorno un paradiso di salute, benessere, estetica. Con le sue sale riccamente decorate di mosaici policromi a tema mitologico, geometrico e naturalistico, rappresenta un prezioso sito archeologico non ancora concluso negli scavi, perché una vasta zona ancora nascosta emergerà dalle nuove e imminenti campagne.

Non si crede davvero ai propri occhi davanti all’opera grandiosa che uomini di duemila anni fa hanno realizzato come fosse stato oggi, nella Villa Romana affacciata sul mare. Rimane di loro la sensibilità artistica, il garbo delle mani che posero migliaia di tessere preziose, l’espressione del pensiero nel concepire tanta eleganza stilistica e leggerezza di contenuti per una famiglia che doveva amare il mare e le cose belle.

La visione di tutto ciò ha dato vita in me e al gruppo delle persone incontrate e intervistate a un sogno che ha più di un presupposto per diventare realtà, in un futuro non molto lontano. La Villa Romana di Casignana, al nostro sguardo ha già assunto la veste affascinante di luogo d’arte e comunicazione, dove raccontare, interpretare, trasmettere l’anima del luogo e di chi per secoli lo abitò, lasciando di sé più che la semplice immaginazione dei tratti, la sua energia e quella di tante esistenze che ancora oggi sembrano vagare tra le rovine, trasparenti e leggere in cerca di un nuovo palcoscenico di vita. Che noi daremo, attraverso le nostre parole sceneggiate. Le prime sono già state abbozzate.

Vittoria Camobreco


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