Che fine ha fatto il casale Martelli?


 Per chi non lo sapesse, il casale Martelli si trova nella località nota come Cittadella, in territorio di Satriano proprio ai confini con Soverato. Si chiama dalla famiglia, originaria, in Calabrias, di Torre e discendente dai Ravaschieri, che lo possedette per generazioni.

 A quanto si sa, sarebbe oggi proprietà del Comune di Satriano. Auguri, ma sarei curioso di sapere cosa se ne fa attualmente, e cosa vorrebbe magari farnese per l’avvenire. Per ora, guardate la facciata in pericolo, e il retro in evidente crollo e abbandono alle bestie selvatiche.

 Al mio amico che mi chiede sempre cosa me ne importi, rispondo che non me ne importa alcunché sul piano personale; e molto, invece, come cultore del territorio. Il casale è uno dei non pochi presidi delle colline antistanti il mare. Vi ricordo il Felluso di Davoli; la masseria Ravaschiera sotto la torre; la fortezza Muscettola [moschetta]; il Cece; casa De Riso (Finibus terrae); il casino Pepe… Luoghi dove i proprietari trascorrevano alcuni mesi; e che comunque garantivano sicurezza anche ai contadini di fronte a pericoli vari. Erano presidi di mezza costa, tra i paesi collinari fortificati fin dall’epoca dell’Impero d’Oriente, e un linea costiera che non era del tutto deserta.

 Sarebbe opportuno un lavoro di mappatura, opera di bravi studenti per la tesi di laurea; con opportuna guida di storici… di quelli che non sbagliano epoca, e se parlano di Medioevo non lo stiracchino in cerca di inutili attualizzazioni campate in aria, e contesse femministe.

 Ma torniamo a Martelli. Che io sappia, anzi veda, l’edificio è lì solo e dimenticato. Non ho notizia di lavori o di intenzioni o interventi di alcun genere. O, se ce ne sono, sarei lieto se qualche sindaco passato o presente mi volesse informare.

 Non ci sono soldi? Vadano alla Regione – c’è chi conosce benissimo la strada! – però non con chiacchiere e tabacchiere di legno, ma con un preciso progetto; e si facciano dare quattrini del PNRR e roba simile.

 Progetto non vuol dire promesse in campagna elettorale tipo le volte che mi hanno fatto andare a Satriano per mirabolanti ideone sui Ravaschieri e sui Filangieri rimaste favolette, e quando sui Ravaschieri ho scritto senza in cambio manco un panino. Progetto vuol dire… coraggio, mettete al lavoro i tanti geni di cui brulica la Picocca. Vi serve aiuto? Bene, non perdete tempo in cordiali telefonate: una bella raccomandata ricevuta di ritorno, con indicazione del compenso.

 E presto, prima che Martelli finisca di crollare.

Ulderico Nisticò