Chiaravalle Centrale, il sindaco: sulla scuola elementare polemica surreale della minoranza


Dichiarazione del sindaco Domenico Donato: “La vicenda della scuola elementare di Chiaravalle è, a dir poco, surreale. Partiamo da un presupposto: tutti gli edifici, pubblici e privati, costruiti nel secolo scorso, non rispettano in pieno le nuove normative che il legislatore ha recentemente pensato in tema di sicurezza antisismica. Una ovvietà. Tant’è che in Italia è stato censito un 95 per cento di scuole su cui intervenire e centinaia e centinaia di comuni calabresi hanno aderito al relativo bando regionale che finanzia i necessari lavori di adeguamento. Anche Chiaravalle ha partecipato, ed è in attesa di un contributo per la scuola elementare. Ora, questa che dovrebbe essere una notizia positiva, diventa motivo di una assurda e insensata polemica”. “

Con evidente disonestà intellettuale si afferma che siccome c’è l’esigenza di un ammodernamento, allora la scuola è insicura e va chiusa! Quindi, dovrebbero chiudere il 95 per cento delle scuole italiane, insieme a centinaia e centinaia di edifici in Calabria. Cioè tutti quelli che hanno partecipato al bando della Regione. Risulta poi molto strano che questo problema venga sottolineato da chi ha già fatto il sindaco e il vicesindaco nel nostro paese e mai si è preoccupato, rivestendo tali cariche, della tenuta sismica della scuola elementare. Anzi… ci sarebbe da aprire un lungo capitolo sulle documentazioni di quegli anni. La nostra amministrazione, con senso di responsabilità, ha verificato lo stato dell’arte ed è intervenuta seguendo un percorso lineare e trasparente, con un progetto definitivo in essere e l’espletamento di tutti gli obblighi previsti”.

“Tutt’altra cosa fa chi inventa problemi inesistenti (ricordate il gonfalone?), crea falsi allarmismi, rimesta nel torbido solo per accreditarsi agli occhi dei propri sparuti sostenitori, avendo perso già la faccia nei confronti della maggioranza dei cittadini. Sono, del resto, gli stessi personaggi che affermano candidamente che 13 milioni di euro di debiti sono bazzecole. Certo, magari loro sanno anche chi li ha creati questi debiti e come. Ma questo non ve lo diranno mai”.


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