Chiuso l’anno del Gagini?


 Così c’era scritto sull’unico manifesto, che il 19 settembre, oltre a celebrare l’Addolorata (rigorosamente come Madonna di Soverato Superiore, e Marina zero), sarebbe stato chiuso l’anno del Gagini: 1521-2021.

 Siccome io mattina del 19 avevo altro da fare, e del resto tristi recenti eventi avranno pesato… insomma, non so cosa abbiano detto di questa chiusura; e immagino non si siano molto sforzati. Così, andando a memoria, cerco di ricordare io cosa sia stato fatto o non fatto in un anno.

 Cominciamo dal non fatto. Era intenzione di chi scrive, prima che si ritirasse, che il Gagini di Soverato fosse l’inizio di un’operazione a livello regionale con Soverato capofila, giacché la Calabria è ricca di importanti opere dei Gagini e bottega, alcune celebri, alcune anche poco note.

 Che io sappia, le opere in parola sono state elencate tramite disegni; e senza che fossero presenti rappresentanti di Comuni e associazioni culturali; che anzi lo hanno ignorato. Lo stesso sia detto per la Calabria in generale.

 Soprattutto, senza che nessuno – nel Gagini “ufficiale”, dico – dicesse una mezza parola sulla storia di Soverato e della Calabria nel XVI secolo, che, ufficialmente, resta ignota; anzi tutti continueranno a pensare che la Calabria fosse una terra di cannibali analfabeti più, casualmente, una statua venuta dal niente per il nulla. Lo stesso che hanno subito detto dei Bronzi. Esattamente il contrario di quel che voleva chi scrive; ed esattamente il contrario della verità.

 Relazioni tecniche di professoroni specialisti hanno subito le sorti che sempre subiscono le relazioni degli specialisti lette senza pietà e senza variazione di tono manco per tossire: pubblico precettato, e ampi sbadigli. E lette con l’entusiasmo con cui pigliamo la mattina la pilloletta della pressione.

 Visitatori? Spirlì, e meno male che, pregato dal Comune, chi scrive gli ha potuto far capire qualcosa di serio. Ha tentato, chi scrive, anche di far capire che lui, Spirlì, doveva sganciare non belle parole ma soldi. Ad oggi, 21 settembre, vorrei sapere se è arrivata una monetina da 02 centesimi. Credo di no.

 Il busto dello scultore è stato finanziato da altri.

 Regione, Provincia, Comuni gaginiani: assenti totali. Associazioni cittadine, non pervenute.

 Le scuole non mi risulta siano state coinvolte o abbiano fatto qualcosa per conto loro; e così l’istituto universitario che ha sede presso i Salesiani, cui nessuno ha fatto sapere che ad un chilometro c’era il Gagini; e che a pochi passi c’è Soverato.

 NOTA: Altre cose, come il vescovo salesiano e vari amici ad ammirare; e lo spettacolo “Lo scalpello della Fede” sul Gagini, tutto per mano di chi scrive, nulla hanno a che vedere con l’Associazione.

 La Rubbettino ha pubblicato un libro, che, dopo mesi di attesa, finalmente uscì. C’era pronto, su richiesta del Comune, anche un saggio introduttivo, ma alla fine della vendemmia restava spazio solo per una pagina, e chi scrive ha cortesemente declinato l’invito. C’è una paginetta di presentazione, scritta davvero bene.

 Una riflessione inevitabile è che la suddetta Associazione si era nel frattempo ridotta a pochissimi; mentre né il Comune né la Parrocchia di Soverato Superiore tentavano di ovviare all’evidente distacco di molti e qualificati. Hanno lasciato fare, o non fare, contribuendo così a che l’operazione finisca al 30%, ad essere generosi, delle intenzioni. Ora se ne parla nel 2121?

 A proposito: posso anche essermi sbagliato, e non mi spiacerebbe una pubblica risposta documentata.

Ulderico Nisticò