Cosa sappiamo dei cinquant’anni dei Bronzi?


 I precedenti, in Calabria, sono tutt’altro che incoraggianti. Sotto i nostri occhi sono passate tante di quelle ricorrenze fallite, che ognuna richiederebbe un articolo. Ve ne faccio solo un rapido riassunto: granconte Ruggero e Normanni in genere, 2001; idem, s. Nilo; insurrezione contro i Napoleonidi, 2006; Telesio, 2009; s. Francesco di Paola 2007, 2016, 2019; Giglio, 2010; Sirleto, 2014; e, nel nostro piccolo, il Gagini, 2021, trascorso quasi invano. Eccetera. Sole eccezioni, san Bruno, ma fu palesemente un’azione del Vaticano, e la Calabria c’entrò poco e nulla; e qualcosa sul Preti, ma quasi solo per merito di Taverna.

 Ah, dimenticavo Scanderbeg, cui venne dedicata mezza giornata per retrocederlo a pacifista. Secondo me si sarà arrabbiato come un matto, Castriota, nel Paradiso degli eroi!

 Ora è il turno dei Bronzi scoperti a Riace mezzo secolo fa. Vero che la Regione ha stanziato tre milioni di euro; ma è anche vero che, in dialetto italocalabrese, stanziare è un verbo dal significato vago e indefinito, e raramente corrisponde a denari genuini! Tuttavia, prendiamo per buono che ci siano da spendere tre milioni.

 È vero però che oggi è 20 marzo, cioè sono passati i primi tre mesi del 2022, e ancora non trapela un bel niente. Cosa vorrei sapere, io?

1. Si vada a fondo sui non pochi misteri e gialli, finora rimasti tali.

2. Si stabilisca, una volta per tutte, da dove vengono i due (se erano solo due!), che, appena trovati, qualcuno si affrettò a dichiarare naufragati dalla Grecia: e ciò senza la benché minima prova, tanto per dare fiato alla bocca. Mai sentito nominare Pitagora di Reggio? Vi pare tanto strano che le città magnogreche si dotassero di templi e di relative statue? Vi dicono niente, i Santi Medici?

3. I Bronzi abbiano un nome: finora sono A e B come i moduli delle tasse! Come se Romeo e Giulietta si chiamassero Lui e Lei!

4. Con l’occasione dei Bronzi, si parli finalmente della colonizzazione greca nella poi detta Calabria, e dei rapporti con le popolazioni indigenre; quella Magna Grecia di cui tutti blaterano, e quasi nessuno sa niente, e quasi nessuno si adopera per spiegarlo. Un film, del teatro… mai!

5. Tutto ciò, anche a scopo di turismo culturale, un’attività che, finora, dei Bronzi si è giovata pochissimo, a parte dire “Sono a Reggio, se volete andateli a vedere”.

 Cosa propongo, io? Che sia la Regione ad assumere l’iniziativa, senza aspettare i lentissimi e impacciati comodi di nessuno, e in specie degli intellettuali piagnoni a pagamento e antimafia segue cena; e meno che meno le dormienti università; eccetera.

 Ho un’idea, io? Io ho sempre un’idea; e in questo caso, un’ideona. Perché non la esprimo? Perché non sono pollo, io; e aspetto di ricevere dalla Regione una bella raccomandata ricevuta di ritorno, con un foglio protocollato e con firma autorevole, non di un passacarte qualsiasi.

 Aspetto con pazienza: o ne dobbiamo riparlare il 31 dicembre, tra un tappo di spumante e l’altro? Consultate l’elenco di sopra.

Ulderico Nisticò