Il cinema vive un periodo di difficoltà. Questo luogo iconico, infatti, che per tantissimi anni ha rappresentato una parte importantissima della nostra società, subisce proprio l’evoluzione dei tempi sia sotto l’aspetto tecnologico che anche sotto l’aspetto del cambiamento sociale. Il cinema da sempre ha rappresentato una parte molto importante della nostra cultura diciamo così popolare ed oggi gli addetti ai lavori così come tantissimi appassionati si interrogano sul quale potrebbe essere il suo futuro. Non è difficile in questo senso immaginare come la nuova fruizione della TV, dei film più in generale, abbia rappresentato una vera e propria rivoluzione che ha cambiato usi e costumi cinematografici. Particolarità queste probabilmente impensabili fino a non tantissimi anni fa. Sembrano davvero lontani anni luce quei tempi in cui si sceglieva una sera da godersi comodamente sulla poltrona del cinema per vedere un grande film. L’industria cinematografica vive un momento molto difficile: se da una parte è cambiata proprio la fruizione dei vari contenuti audiovisivi dall’altra si registrano tanti problemi interni al mondo cinematografico che ne determinano numeri sempre più bassi da parte del pubblico. Ci sono delle alternative alla fruizione tradizionale del cinema che hanno completamente rivoluzionato l’approccio ai film.
Si tratta delle piattaforme digitali che permettono di scegliere ciò che vedere, quando vedere e soprattutto come. Sì, perché oltre alla tv “classica” al giorno d’oggi c’è la possibilità di guardare serie, film, fiction e dirette sul proprio cellulare. Netflix, Prime Video, Disney Channel sono arrivate sul mercato di riferimento conquistando nuovi e vecchi fruitori, una volta chiamati telespettatori. Questo fattore inevitabilmente ha cambiato anche il mondo del cinema: su queste stesse piattaforme vengono trasmessi film (usciti da poco tempo nelle sale) che sono prodotti, riservati e trasmessi esclusivamente sulle stesse piattaforme. Il vantaggio? Le persone se ne stanno comodamente seduti sul divano, non hanno spese dovute allo spostamento e alle spese “vive” della sala e soprattutto la visione si può interrompere e riprendere in un secondo momento. Aspetti che non possono passare inosservati. Sì, ok, è cambiata la nuova fruizione della visione dei film ma sarebbe riduttivo non sottolineare altre cause.
Le difficoltà come abbiamo accennato all’inizio di questo articolo sono anche interne all’industria cinematografica che già da diversi anni registra problemi di diverso genere. Ci sono delle figure, spesso poco conosciute dai semplici fruitori, che devono pianificare, programmare e investire su interventi mirati alla filiera cinematografica. Parliamo della produzione, della distribuzione e anche dell’esercente. Le sale corrono il rischio di vedersi limitata la scelta di programmazione, frutto di particolari scelte e purtroppo anche di diversi boicottaggi. Ci sono degli incentivi per migliore il settore? Ovviamente sì. È il caso della Tax Credit sulla distribuzione (miglioramento delle sale) che però potrebbe avere essere utilizzata in una maniera sbagliata. Come? Proiezioni fantasma e uscite che si rifanno esclusivamente alle scadenze fiscali. In questo caso come si potrà puntare sulla qualità dell’intera filiera?
Servono inventi mirati ed efficaci per sostenere la filiera cinematografica
Un successo del film e gratificazione del pubblico? No, troppo spesso a farsi largo è solo la necessità di accaparrarsi i vantaggi economici tralasciando alcuni aspetti che dovrebbero favorire gli spettatoti; orari accettabili e film qualitativamente interessanti. E se queste figure di cui abbiamo parlato in precedenza dovessero fondarsi in una sola entità? Il risultato sarebbe ancora peggiore: la concorrenza e la pluralità sarebbero minate. In tutto ciò chi risulta particolarmente colpito è l’esercente, probabilmente la figura che paga il pegno più grande frutto di tutte queste difficoltà. Da una parte le pressioni della distribuzione e dei produttori e dall’altra le esigenze del pubblico che vede nei moderni mezzi tecnologici un valido alleato nella fruizione del film. Serve senza ombra di dubbio una svolta immediata che sia veloce e efficace, saranno necessarie politiche dedicate per non far affondare in maniera definitiva un mondo che ha sempre rappresentato un punto focale della società.
Le autorità preposte avranno il compito certamente di vigilare e di dedicare risorse, idee e fondi a vantaggio della qualità del prodotto e di chi opera nel settore e nelle strutture per contrastare la “migrazione” delle nuove e vecchie generazioni verso le piattaforme digitali, limitando una crisi che può assumere contorni ancora più importanti. Dall’altro lato però anche il fruitore della sala cinematografica dovrà tornare a vivere il cinema come un appuntamento quasi irrinunciabile. E voi? Siete fruitori classici del film al cinema o avete sposato le nuove modalità che stanno spopolando da qualche anno a questa parte? Da quanto tempo non andate in sala? Qual è stato l’ultimo film che avete avuto modo di vedere? Il fascino di un film visto sulle poltrone tipiche delle sale è molto di più di due ore trascorse magari in compagnia. Si tratta di un’esperienza, di una storia che si ripete, di aggregazione sociale e ovviamente anche di sostenere in modo fattivo l’intera filiera cinematografiche.