Cutro: c’è un giudice a Crotone


 È proverbiale quanto accadde nel XVIII secolo in qualche parte del Regno di Prussia, quando un contadino, che aveva una lite con il feudatario, partì proclamando: “Alla fine, c’è un giudice a Berlino”. È un aneddoto che raccontano, prima o poi, tutti, anche se nessuno ci ha mai trasmesso come la lite andò a finire; e se il severo e incorruttibile giudice teutonico diede ragione al barone o al contadino. Nota storica: fatti del genere accadevano dovunque, e nelle cronache calabresi successe per secoli tra la Certosa di Serra e Bivongi.

 Il triste caso di Steccato di Cutro, cui va ogni mia umana pietà, è sub iudice a Crotone. C’è chi ha già pronunziato la sentenza e la proclama, senza contraddittorio, su RAI Calabria e sulla stampa. Sono quelli che quando gridano “Vogliamo la verità”, in effetti vogliono la verità che piace a loro, e non quella vera, magari poco gradevole.

 Anch’io ho una mia opinione su quanto accadde; ma la mia opinione non vale nulla, non avendo io alcuna precisa informazione; e anche conoscendo poco le miriadi di leggi e leggine e magari convenzioni internazionali riesumate dopo decenni di oblio. Di conseguenza, non chiedetemi cosa ne pensi: io, infatti, mi esprimo solo su cose che so.

 Il giudice di Crotone, invece, ha le competenze e conoscenze; e quello che non sa può chiederlo a chiunque abbia il dovere di rispondere. Questo chiunque chi è? La Turchia da dove è avvenuta la partenza; gli scafisti (uno è stato condannato a vent’anni); i complici in Italia; Frontex [???]; le autorità italiane… Tutti gli altri, me incluso, possiamo pensarla come vogliamo, e qualcuno lo dice, ma si tratta di opinioni e sensazioni.

 Attenzione: l’indagine in corso, e, se ci sarà, la sentenza, riguarderanno il caso in questione, e non gli equilibri mondiali e il fenomeno dei clandestini su scala planetaria, argomenti a proposito dei quali il giudice di Crotone non ha competenza.

 Tanto meno possono intervenire le “autorità dell’Afghanistan”, che poi, se non ricordo male, sono i taleban[i], note bande di tagliagole e fanatici, che però, stando sempre a RAI Calabria, improvvisamente diventano un governo pacifico e civile e arcadico come la Repubblica d’Andorra, e accampano diritti in Italia.

 Conclusione: aspettiamo la sentenza, se ci sarà; sperando non siano i soliti tempi geologici della giustizia del Bel Paese. Dopo la sentenza, ne riparliamo.

Ulderico Nisticò