Davoli – Mostra “Cultura e tradizioni alimentari del Mediterraneo”


leganavaledavoli1La Lega Navale Italiana (LNI), Delegazione di Davoli, nell’ambito della mostra d’arte “Mediterraneo: un mare d’arte e cultura” abbinata al concorso d’arte, è lieta di annunciare il quarto appuntamento culturale di gennaio dal titolo

Cultura e tradizioni alimentari del Mediterraneo

che si terrà venerdì 29 gennaio 2016 alle ore 16.30 presso il Centro Polifunzionale della Cultura, sede della mostra, Via Pitagora in Marina di Davoli (CZ).

Inaugurata l’otto gennaio scorso dal Prof Nuccio Ordine (Unical, CS) all’insegna dell’ossimoro “L’utilità dell’Inutile”,  l’arte e la cultura, essenza del Mediterraneo, hanno fatto da cornice alla mostra e concorso d’arte per tutto il mese di gennaio e che si concluderà con la premiazione delle opere vincitrici del primo e secondo premio.

Parafrasando il Prof. Giuseppe Roma (Unical, CS), “il Mediterraneo bagna l’Africa, l’Asia e l’Europa ma non è né Africa, né Asia né Europa, è il Mediterraneo” luogo dove si sono sviluppate civiltà millenarie di cui ne ha consentito anche le contaminazioni e sovrapposizioni.

Contaminazioni tra popoli e culture al centro del secondo incontro guidato dal Prof. Francesco Altimari (Unical, CS) che ha fatto apprezzare le caratteristiche salienti della lingua e letteratura delle popolazioni di origine albanese.  Grazie al mediterraneo queste popolazioni sono giunte nella nostra Regione dove da secoli mantengono un’identità continuamente rinnovata ed apprezzabile anche attraverso lo splendore degli abiti e balli tradizionali delle donne e degli uomini Arbereshe (Gruppo folkloristico “Arberia”)  giunti a Davoli accompagnati dal Sindaco di Frascineto (CS).

Ed ancora, nell’incontro del 22 gennaio le popolazioni del Mediterraneo, con particolare riferimento a quelle di Creta, altre aree geografiche greche, del sud dell’Italia, Marocco, Spagna e Portogallo, sono state rappresentate come il fulcro attorno al quale si muove la curiosità di ricercatori di tutto il mondo. Infatti, moderati dal Prof. Sebastiano Andò (Unical, CS), i relatori intervenuti hanno documentato come le abitudini alimentari (comprendendone anche lo stile di vita) rappresentano il fondamento dello straordinario ruolo della Dieta Mediterranea nel mantenimento dello stato di salute e longevità. Traccia della Dieta Mediterranea è stata anche custodita nei millenni da reperti archeologici e ciò, accanto al valore culturale e  salutistico che essa rappresenta per i popoli del Mediterraneo, ha consentito all’Unesco di definirla patrimonio intangibile dell’umanità.

L’incontro conclusivo della mostra sarà dedicato alla caratterizzazione del valore antropologico delle abitudini alimentari dei popoli del Mediterraneo, aspetto di primaria importanza per la comprensione del cammino di umanizzazione intrapreso, ed ancora in via di svolgimento, dalle nostre popolazioni. “Il Mediterraneo di oggi è l’oceano di un secolo fa. In gioco non c’è solo il cibo, la possibilità di nutrirsi e di placare la fame – il tema di un’Expo che appare troppo distante da questa sofferenza – ma la nostra idea di convivenza. Un universo che ci interroga , chiedendo risposte a un Occidente smarrito.” Parole tratte da “Fine pasto” del Prof. Vito Teti (Giulio Einaudi Editore), Antropologo di primissimo piano nel panorama culturale nazionale che tanto ha scritto sul cibo nel corso dell’ultimo decennio. Il Prof. Teti è Ordinario di Etnologia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria e fondatore del centro di documentazione e ricerca  su “Antropologie e Letterature del Mediterraneo”.

Quindi, con il poemetto in lingua italiana su Gioacchino Murat sarà spiegato nell’antico modo dei menestrelli medievali o lamentatori (con cartellone al seguito) in un atto unico bitematico, con un tema minore, uno maggiore ed un finale, il viaggio verso Pizzo, sul Mar Tirreno, dell’importante luogotenente di Bonaparte. Scritto in dialetto nel 1998 da Rocco Jenco, sia il testo che la musica sono stati continuamente elaborati dall’Autore fino alla versione definitiva, in italiano, del 2015. La  prima esecuzione è avvenuta in Puglia, ad Altamura (BA), il 7 novembre del 2015 dove ha riscontrato notevole approvazione.

Al termine della serata, individuate le opere prima e seconda classificata per merito, secondo il disciplinare pubblicato alla data di emanazione del bando di concorso, ne saranno premiati i rispettivi artisti in concorso.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *