Dementia Cafè: alimentazione dei malati di demenze e rischi nutrizionali della malattia


Si è svolto nel pomeriggio del 31 ottobre, nei locali del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De., situato in viale Magna Grecia n.75/21, il consueto appuntamento con il Dementia Café della Ra.Gi. Onlus, un momento di informazione, riflessione, dialogo e confronto dedicato ai familiari di persone affette da demenze.
Grazie ai Dementia Café, una volta al mese, in maniera gratuita, tutti coloro che hanno un familiare affetto da queste patologie possono confrontarsi con degli esperti, che mettono a loro disposizione esperienza e professionalità per affrontare vari temi e varie problematiche legate alle demenze, fornendo spiegazioni e consigli utili per migliorare sempre di più la qualità di vita dei malati e quindi anche dei familiari stessi.

Il tema affrontato è stato quello dell’alimentazione. Grazie alla disponibilità della dottoressa Stefania Rotundo, dietista, si sono valutati vari aspetti di un momento molto delicato per chi vive quotidianamente accanto ad una persona affetta da Parkinson o da altri tipi di demenza, che è quello dei pasti.
Come ha sottolineato la dottoressa Elena Sodano, responsabile del Centro Diurno Spazio Al.Pa.De., che è intervenuta con la relazione dal titolo “Tutti a tavola con serenità”, “il momento del mettersi a tavola è quello del disagio più assoluto. Il malato di demenza spesso si sporca, confonde le posate, mangia molto oppure rifiuta di mangiare. Gestire questi momenti complicati però è possibile, se si adotta il giusto atteggiamento. Innanzi tutto bisogna adattarsi alle esigenze del malato, il cui orologio biologico è sfasato e quindi sarà difficile mantenere le stesse abitudini di quando era una persona sana. Di conseguenza dovrà mangiare quando avrà fame, anche in orari insoliti. Occorrerà dargli tempo, senza aver fretta che finisca di consumare il pasto ed inoltre non bisogna rimproverarlo se combina dei pasticci.

La comprensione è un atteggiamento importante da adottare, insieme al coinvolgimento nella fase di preparazione dell’ambiente, come apparecchiare la tavola. Sempre per quanto riguarda l’ambiente, meglio prediligere la semplicità e fare attenzione anche ad eventuali ricami o figure presenti ad esempio sulla tovaglia da tavola, che al malato potrebbero risultare fastidiosi per via delle alterazioni percettive dovute alla malattia”.
Adottando questi accorgimenti è possibile migliorare la qualità di vita dei malati di demenze e di chi sta loro accanto, nonostante la complessità delle patologie.

Una corretta informazione è fondamentale per i familiari e caregiver, perché solo così essi riusciranno a trovare le giuste strategie per evitare i rischi e le complicazioni legati alla malattia. Tra questi c’è appunto il rischio nutrizionale legato al calo ponderale con tutte le sue conseguenze. Questo è stato uno degli argomenti trattati dalla dottoressa Stefania Rotundo, la quale ha spiegato che “il calo di peso dovuto alla malattia ha come conseguenza la pericolosa perdita di massa muscolare. Per questo è importante individuare le giuste strategie per favorire una corretta alimentazione dei malati di demenze. Purtroppo la denutrizione può essere causa e conseguenza della malattia allo stesso tempo e a questo si aggiunge anche il pericolo della disidratazione”.

La dottoressa Rotundo ha anche sottolineato che “purtroppo non ci sono linee guida standardizzate su come procedere per evitare queste complicanze, in quanto è sempre necessario valutare la storia di ciascun paziente. Tuttavia gli studi dimostrano che se c’è collaborazione tra il malato ed il familiare o caregiver, è possibile alimentare in modo naturale chi soffre di demenze. Ed è sempre meglio preferire il metodo naturale alla nutrizione artificiale, da adottare solo in casi estremi”.

Alle relazioni degli esperti sono seguite le domande dei familiari presenti in sala, che come sempre hanno trovato il sostegno e l’ascolto necessari per affrontare al meglio il cammino di vita accanto ai propri cari affetti da demenza.
L’appuntamento con il Dementia Café è per fine novembre. L’incontro è aperto a tutti e gratuito. Per qualsiasi informazione si può contattare lo 0961 060144 o il numero verde 800 034443.


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