Domande sull’inflazione


 In questo fugace articoletto, io oggi non affermo niente, però domando, sperando in una risposta; e la domanda è: come mai, in tutto l’Occidente, c’è l’inflazione?

 L’inflazione, per dirla terra terra, è l’aumento dei prezzi; oppure, la perdita di valore d’acquisto della moneta. Andate a comprare non preziosi gioielli indiani, ma comunissimo pane: alla grossa, un chilo costa € 2,5, che sarebbero 5.000 delle antiche lire. Ho fatto benzina, all’automatico, a 1,879, quindi lire 3.700 circa.

 La prima inflazione avvenne dunque nel 2002, quando un euro, 01, costò 1.936,27 lire, quasi duemila. E, quel giorno stesso, una cosa qualsiasi che costava lire 1.000, quindi, per l’aritmetica, euro 0,52, costò invece euro 01, il doppio.

 Da allora fu una salita continua, mentre i salari non crescevano mai abbastanza. E qui la domanda: se i salari crescessero quanto i prezzi, l’inflazione non sarebbe all’8% ma al 10 se non al 16!

 Ora, domandona finale. L’euro è una moneta forte – o almeno così dicono, perché in realtà è un pezzo di carta o una scheda elettronica. Quando c’erano le monete forti, dall’Ottocento fino alla II guerra mondiale, non solo non c’era l’inflazione, ma si avvertivano gli effetti della deflazione, o almeno di una stabilità anche pesante e che bloccava la mobilità sociale. Sono le ovvie conseguenze di una moneta forte.

 Ebbene, com’è possibile che, in presenza di una moneta forte quale è, o dicono, l’euro, ci sia l’inflazione? Secondo il mio modestissimo parere, è perché manca del tutto l’ECONOMIA POLITICA, cioè il governo dell’economia, e, in base ad assurdi e dogmatici principi liberisti, a tutti vengono lasciate le briglie sul collo, nella più tonta e cieca fede che le PRESUNTE LEGGI ECONOMICHE aggiustino le cose da sole. Come vediamo, è una fede del tutto campata in aria; anzi, peggio, sui libri.

 Oppure, volete vedere che l’euro non è affatto una moneta forte, ma solo una moneta nominale, un modo di dire cui non si sa chi attribuisce un numero?

 Queste sono le mie domandine. Chissà se qualche Prodi di turno, qualche Gentiloni, qualche Ursula, o qualche professore, mi regaleranno una risposta?

Ulderico Nisticò