E nessuno fa niente


 Vi siete accorti che è sparito Hamas con tutto il 7 ottobre? E già, non è che se Elena faceva pace con Menelao piantando Paride, oppure piantava tutti e due e scappava con una terza persona, non è dunque che la Guerra di Troia finiva. Una cosa è l’inizio, altra, tutt’altra e ben altra faccenda è la causa. Il 7 ottobre 2023 è solo uno degli infiniti episodi di una guerra iniziata, a dir poco, nel 1917; e, come tutte le guerre dell’umana storia, è ben difficile stabilire seriamente chi ha torto e chi ha ragione; tifoserie a parte, ovviamente, che però sono solo tifoserie.

 Iniziata contro Hamas, la guerra del 2023-4 si è allargata a Libano, Siria, Yemen, e, faccenda molto più pericolosa, all’Iran. Questa cosa la chiamano “escalation”, e ogni tanto qualcuno propone una “de-escalation”; e, dette queste parole in più o meno finto inglese, tanti saluti.

 Lo Stato d’Israele [non dite “Israele”, perché si generano tantissime confusioni anche teologiche] non vince la guerra, però può fare guerra a chi gli pare, incurante anche degli USA che lo foraggiano e senza i quali non sarebbe armato, anzi nemmeno mangerebbe. Fa la guerra e non la vince: situazione senza esito.

 L’Europa (dis)Unita, furibonda, annunzia sanzioni contro l’Iran; e se le sanzioni avranno lo stesso identico effetto di quelle contro la Russia, per l’Iran si annunziano anni di gloria e ricchezza come ai tempi dei re Ciro e Dario! Diversi europei invocano la guerra con “moderazione”, il che è buffo e patetico.

 L’ONU non esiste, e non si lascia prendere sul serio, fin quando ci sarà il veto USA ogni volta che qualcuno nomina lo Stato d’Israele.

 Anche sul Don continua, e da due anni, una guerra dimenticata; e l’Ucraina lamenta di non ricevere più aiuti e armi, che invece vanno in altra direzione. La faccenda un tantinello mi emana cattivo odore. Nessuno interviene a proporre qualcosa. Per le sanzioni alla Russia, vedi sopra!

Ulderico Nisticò