Giovane designer calabrese firma una storica pasticceria di Roma


Nuova mise per la storica sede di Corso Trieste firmata da un giovane professionista reggino

Nuova veste per la storica pasticceria Marinari di Roma. Nata nel 1950 in Corso Trieste, la nota pasticceria si è rifatta il look, grazie alle idee del giovane designer reggino Eligio Torre.

Conosciuta come una delle migliori pasticcerie di Roma, negli anni è diventata un punto di riferimento per il quartiere TriesteSalario. Un luogo magico in cui tradizione e innovazione hanno caratterizzato gli oltre 70 anni di attività, e contrassegnato anche il percorso di rinascita di qualche mese fa, con un nuovo linguaggio e nuovi colori.

Lo storico brand ha oggi una nuova mise firmata da Kait ed Eligio Torre Design Office. I nuovi locali di Corso Trieste si presentano delicati e ‘dolci’, dalle tonalità antiche, con uno stile tipico delle pasticcerie francesi, sempre più somiglianti a gioiellerie. Elegante, raffinato, il locale è impreziosito da dolcetti e deliziose prelibatezze, sparsi ovunque. Un ambiente ricercato e signorile, in cui l’antico e il moderno dialogano tra loro, al meglio.

Lo stile retrò incontra dettagli moderni e attuali. Merito del designer reggino Eligio Torre che ha saputo mixare i due mondi. La rinomata sede ha mantenuto infatti la sua identità con elementi nuovi, classici e moderni.

Eleganti lampadari di cristallo illuminano l’ambiente principale, mentre le linee fluide degli arredi centrali danno risalto all’ergonomia dell’intera area. Il risultato? Un ambiente di classe.

Il designer Torre ha voluto poi dare grande risalto alle vetrine, imponenti e realizzate su misura, con l’obiettivo di catturare l’attenzione e potenziare il fascino dell’esposizione già dall’esterno. Il tutto con una tonalità rosa cipria, tinta audace che proietta il passato del brand nel futuro conservando l’eleganza e i suoi tratti distintivi.

Se percorrete le antiche vie centrali di Roma, un salto in Corso Trieste è d’obbligo.  Sarà una dolce immersione che delizierà occhi…e palato.