Giovedì 23 maggio al Teatro Comunale di Catanzaro va in scena “Generazione X, monologo semiserio di un cinquantenne impreparato”


Giovedì 23 maggio 2024, alle ore 21.00, al Teatro Comunale, va in scena “Generazione X, monologo semiserio di un cinquantenne impreparato”. Si tratta di un incontro intergenerazionale tra nuove generazioni e famiglie, attraverso uno dei più importanti scrittori italiani del momento, Lorenzo Marone.

L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale, è inserita nel cartellone del Festival Gutenberg.

L’evento è gratuito. L’autore, Lorenzo Marone, ha raccontato così la sua opera: “Capisci che stai invecchiando quando il tuo calciatore preferito ha meno anni di te. È una celeberrima frase di David Trueba, e ci spiega quanto sia complicato trovarsi un idolo a una certa età. Il processo di consapevolezza è molto lento, all’inizio non ti accorgi, non capisci che il tempo ti sta sfuggendo di mano, e che il tuo mondo, i tuoi riferimenti culturali, i tuoi idoli, sono già nel dimenticatoio, se non morti. Non lo capisci, e semmai continui a ripetere una vecchia battuta di Troisi, o di De Crescenzo, e però spesso l’interlocutore non ride, e non perché sia cambiata intanto la comicità (anche se), proprio perché può succedere che chi hai di fronte non sappia chi sia Troisi. Inizia piano, un giorno per volta, mentre sei impegnato in altro, con la vita che va a cento all’ora, il figlio che cresce e divora ogni interstizio, il matrimonio da tenere in piedi, il lavoro che è presente e pressante come mai. Inizia una sera come tante, sei in gruppo, ridi e scherzi, sorseggi birra, sei sereno, capita di fare un conteggio d’età per capire chi deve iniziare il gioco, e tra venti al tavolo t’accorgi d’essere il più vecchio, e che il tizio simpatico al tuo fianco col quale disquisisci da mezz’ora è nato nell’agosto dell’86, veniva cioè al mondo mentre tu eri dinanzi alla televisione a tifare per Maradona ai mondiali del Messico. Capisci che manco lo ha visto giocare lui Maradona, diamine, se non nei filmati di un tempo. E che hai più da dirti con uno che non hamai visto giocare Maradona dal vivo?”
Una riflessione semiseria su ciò che siamo noi cinquantenni di oggi, un confronto divertente e stimolante tra generazioni per provare a capire tutti insieme se il mondo sta migliorando o peggiorando. Una lunga conversazione nella quale, tranquilli, non ascolterete mai la frase “Ai miei tempi”.