Il Governo e la Trasversale delle Serre


Due mesi fa, è venuto il ministro Toninelli a parlare di 106, di ferrovia e di Trasversale; ora il ministro per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, ha assicurato l’impegno del Governo per il completamento della Ionio – Tirreno. Con Toninelli ho parlato io nella veste di presidente onorario del Comitato, mentre il presidente Fioravante Schiavello si sta battendo, sul posto, per superare gli intoppi di quei pochi chilometri che da Monte Cucco dovrebbero condurre a Vallelonga; e di là, si spera, a Pizzo.

Il Comitato non demorde mai, tutt’altro. Ed ha occhi per tutto il territorio, restando fermo nel suo principio che una strada non collega il posto X con il posto Y, ma giova a tutta l’area, anche dove i vantaggi non paiono immediati. È stato calcolato che una qualsiasi strada apporta benefici 50 km. alla sua destra, e 50 alla sua sinistra.

Non dimentichiamo però lo Ionio. Dopo anni di lotte, il Comitato ha ottenuto la funzionalità da Gagliato al Cucco, con diramazione per Serra S. Bruno. E qui rendiamo merito al presidente Pungitore, e al compianto Domenico Aspro, e a molti altri.
Ora vogliamo arrivare al mare Ionio. Il Comitato, facendo sua una tesi di chi scrive, sostiene che non ci serve un progetto faraonico su piloni, per i seguenti motivi:

– ogni pilone insisterebbe su un terreno in verità abbandonato e dimenticato da moltidecenni e ricco solo di spine, ma il cui proprietario (di solito, sono sei o sette per particella!) s’inventerebbe che produce rose della Magna Grecia, e giù una serie di cause e processi, che finirebbero ai tempi dei miei propropronipoti, con la ben nota efficienza e velocità della Giustizia italiana…
– i piloni costano, e la spesa sarebbe di grandissima lunga superiore a ogni utilità;
– la strada c’è già, ed è la provinciale da Gagliato a Turriti, km 06, che già sopporta benissimo la gran parte del traffico.

Basta allargarla dove va allargata (e ristretta dove va ristretta); adeguarla; e munirla di una bretella da località Ferrizzi alla pianura, per un 200, 300 metri.
Arrivati là, occorre un rettifilo che raggiunga la rotatoria Satriano – Davoli; rettifilo, senza il benché minimo accesso.
Quanto all’attuale 182 da Russomanno al bivio, va trattata per quello che è: strada interna di Laganosa di Satriano.
Aspettiamo, e non a lungo, che il Governo passi ai fatti.

Ulderico Nisticò


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