La Calabria alla B[orsa] I[taliana] del T[urismo]. E Soverato?


 Non conosco i particolari, ma è buona l’intenzione della Regione di presentare alla BIT una Calabria non “sole e mare” come le isole della Polinesia, ma anche natura e storia. Finora la Calabria, detto in generale, ha condotto malissimo il turismo; se s’inverte la tendenza, va bene. Spero di saperne di più ed esprimere un più ponderato giudizio.

 Era presente alla BIT Soverato? È lecito chiederlo, anche da parte di chi non ha alberghi o ristoranti o cose simili, e quello che ha fatto per valorizzare la città lo ha fatto… beh, lo fece, gratis. È lecito è doveroso, in un paese che ha nel turismo la sua sola seria prospettiva.

 Siccome non ho letto o sentito nulla, qui delle due è l’una: o Soverato alla BIT c’era, o non c’era. Se c’era, anzi c’è, bene. Se non c’è, male, malissimo. Il turismo, infatti, non si vende ad agosto come sperarono i patetici cartelli AFFITTASI, sottinteso in NERO; si offre a febbraio, alla BIT.

 Se Soverato continua ad aspettare agosto, vuol dire che domina ancora il radicato principio “mu l’affittamu a li bagnanti”; bagnanti, s’intende, non turisti.

 Il turista è uno curioso, che vuole fare esperienza del territorio… e magari visitare la Pietà del Gagini. E qui devo ricordarvi il clamoroso fallimento del 2021 da parte dell’Associazione, sotto gli occhi sorridenti e indifferenti dell’Amministrazione di allora, che poi è, più o meno, quella di oggi. Il turista vuole vedere la Pietà eccetera; il bagnante vuole fare i bagni spendendo il meno possibile; e mi pare che la differenza sia stridente.

 Ecco a cosa servirebbe essere intelligentemente presenti alla BIT, sia le pubbliche autorità sia gli operatori del settore. Posso avere qualche notizia al proposito?

Ulderico Nisticò