La Regione e la cultura


RegioneCalabriaTorno sull’argomento, e scusatemi, ma non riesco a mandarla giù, che Oliverio non abbia un assessore alla cultura o qualcosa del genere.
Vedete, se parlassimo di una Regione di centro(destra), non mi meraviglierei. I borghesi meridionali credono sinceramente (gliel’ha detto la mamma!) che la cultura coincida con la scolarizzazione; perciò dal giorno della laurea non leggono un libro o un giornale manco pagati; e sono, detto in generale, ottimi medici e ottimi avvocati e ottimi ingegneri per tutto il resto ignoranti come scarpe. Allora le maggioranze di centro(destra) mettevano alla cultura uno più o meno come l’unico soldato semplice dei ragazzi della via Pal, dove erano tutti ufficiali. Ma la sinistra!
La sinistra, da quando è nata, si riempie la bocca di cultura 666 volte al giorno e 1332 la notte. È una serie di schemi meccanici e citazioni di ill.mi ignoti, però, secondo loro, è cultura, anzi la cultura, la Cultura. E come mai Oliverio, che è di sinistra, non nomina uno straccio di assessore al ramo, in mezzo a una Giunta di Alto Profilo. E che profilo: pensate che c’è la Roccisano!
Dite voi, ma non serve un assessore… Infatti Oliverio voleva nominare una commissione: niente commissione. Si doveva tenere un Forum, e finì in una diafana e leggera bolla di sapone. Parturiunt montes, nascetur ridiculus mus: lo dico in latino, perché chi mi deve leggere lo conosce. Si tenne, sì, una riunioncina di due ore, ma fu una sfilata alla “dite quello che vi pare, tanto non vi sentiamo nemmeno”.
Così la Calabria non fa cultura. Sarei contento se qualcuno mi rispondesse che sbaglio, che invece ne fa, eccome… ma il mio è un goal a porta vuota, perché la Regione Calabria non fa cultura.
E siccome l’esempio viene dall’alto, non fanno cultura manco le Province e i Comuni. Soverato, per esempio, e dico in quanto Comune. Mi sono espresso sulle ragnatele a teatro: manco una mezza conferenza, possibilmente non antimafia segue cena. Dico una conferenza vera, una manifestazione culturale autentica dove la gente vada liberamente con i suoi piedi, non di quelle che per riempire una sala servono sei o sette classi di fanciulli ben lieti di evitarsi un giorno di scuola, e comunque mandati dai presidi con una circolare, mica volontari. Lo sappiamo tutti, e non ci caschiamo, a onta di giornali compiacenti e tv.
La Calabria reale, a dire la verità, si arrangia; anche Soverato, fin quando ci sarà l’Università della Terza Età; o la Lega Navale… di Davoli, e, ogni tanto, qualche altra attività organizzata da privati. Ci sono associazioni di paese che, a prezzo di sacrifici, creano occasioni d’incontro.
Ma se i valorosi spontaneisti dovessero andare alla Regione a chiedere un sussidio, subito tutti a rispondere, in lacrime, che non ci sono soldi. E poi via a spendere quattro (04) milioni per il cimitero di Corbelli; salvo revisione prezzi in itinere. Secondo Oliverio, questa è cultura. Secondo me, quando era al Liceo deve aver studiato i Sepolcri del Foscolo, solo che il prof, politicamente corretto, non gli ha spiegato che quelle erano le tombe degli eroi, mica dei qualsiasi loculi a beneficio del Comune di Tarsia.
Eh, ragazzi, quante sorprese riserva la cultura!

Ulderico Nisticò


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