Maltempo in Calabria, U.Di.Con.: “Nessuno ci ascolta, è scandaloso”


“Ci ritroviamo a parlare ad ogni grande pioggia del rischio che stanno correndo, anche in questi minuti i cittadini calabresi, in questo caso particolare coloro che vivono nella zona del lametino e del crotonese, ma non solo – esordisce in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – le persone sono state costrette a salire sui tetti delle case, alcune famiglie hanno dovuto occupare i piani più alti dei palazzi e questo solo perché l’alluvione è stata definita straordinaria? Io credo che non sia da attribuire la colpa solo al tempo – prosegue Nesci – credo che ci siano delle responsabilità delle amministrazioni e che sia scandaloso il fatto che da mesi segnaliamo i gravi problemi in cui versano i comuni calabresi senza che nessuno faccia niente, adesso basta, cosa stanno aspettando che succeda qualcosa di ancora più grave? Il tempo perso equivale in maniera direttamente proporzionale al grave danno che subiranno i cittadini se non si interverrà sul tema”

Una notte di paura per la Calabria, in particolare per la zona del lametino e del crotonese, dove le strade sono state completamente inondate dall’acqua. I cittadini hanno dovuto occupare le zone alte delle proprie abitazioni, talvolta, anche salendo sui tetti. La situazione è drammatica, ma le Istituzioni sembrano sorde.

“Il maltempo sta tenendo prigioniera la Calabria, ma nei fatti chi ha gettato la chiave sono le Istituzioni, completamente immobili davanti a quello che potrebbe essere un disastro annunciato – continua Nesci – le scuole sono chiuse, chi vive vicino ai fiumi ha dovuto abbandonare le proprie abitazioni, a Gioia Tauro c’è grande allerta per la piena del torrente Budello, stazioni ferroviarie ed aeroporti sono nel caos, molti voli sono stati cancellati o dirottati su altri scali – conclude Nesci – insomma di cos’altro dobbiamo parlare? Di cosa ha bisogno la politica per mettere in atto delle misure di sicurezza che abbiano la capacità di non fare vivere nel terrore i cittadini calabresi? È stata definita media, la probabilità che si possano verificare delle frane, vogliamo aspettare che si passi ad una probabilità alta?”


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