Matera, Calabria, beneamato niente


Sabato 21, Matera ha chiuso con soddisfazione l’anno di capitale della cultura. Per questa circostanza, e per tutto il tempo, la confinante Calabria non ha fatto un beneamato! La Calabria intera: Regione, Province, Comuni, Università, ECCETERA…
Niente di nuovo: la Calabria, e gli eccetera, non hanno fatto niente di niente per:

– 1999, riconquista del Regno per mano del cardinale Ruffo; o, per fratelli vari, Rep. Partenopea;
– 2001, morte di s. Nilo (1001); del granconte Ruggero (1101);
– 2006, insurrezione della Calabria contro gli occupanti Francesi;
– 2007, dies natalis (morte corporale) di s. Francesco di Paola; 2016, nascita terrena; 2019, canonizzazione;
– 2010, Luigi Giglio;
– patetica commemorazione, senza un soldo, del Sirleto nel 2014;
– poche eccezioni, ma con scarsa eco popolare: s. Bruno (morto 1101), anche con taglio specialistico; Mattia Preti; battaglia di Maida, 2006; battaglia di Mileto (2007); assedio di Crotone, zero;
– eccetera.

Sono solo piccoli esempi dell’incapacità della Calabria di conoscere e valorizzare il suo patrimonio storico e culturale. Figuratevi se partecipava a Matera! E a dire e fare che?

Ci voleva qualcuno che conoscesse i rapporti tra Lucania e Calabria; e non c’è, tra i dotti ufficiali di corte della Regione, i quali la Lucania non sanno manco dove sia, anzi cosa sia.

Qualcuno lo sa, ma della sua dottrina si sono ricordati quando è troppo tardi: in campagna elettorale.

Infatti non c’è solo e non tanto l’ignoranza dei politicanti, c’è di mezzo l’ignoranza dei dotti calabresi, i quali (tra pochissimi specialisti) sconoscono tutta la storia calabrese, tranne:

– Magna Grecia, ma conoscenza ridotta a queste due sole parole senza senso, Magna e Grecia;
– Monaci basiliani, seicento anni di tutti monaci; è una bufala, però ecclesiasticamente corretta;
– Fucilazione di Murat: chi era costui?
– Tutto il resto, piagnistei generici.

Con gente simile, volevate presentarvi a Matera o nel Paese dei Balocchi?
Ecco, se io fossi (ahahahahahahahahahahahahahahahahah!) assessore alla cultura e volessi… che so, girare un film sui Ruffo di Calabria come l’hanno girato sui Medici:

– La sceneggiatura me la dovrei scrivere personalmente, se no esce un singhiozzo continuo; e a chi la affido, agli scrittori lacrimosi con prodotti tipici di Africo? Ahahahahahah!
– Il regista me lo devo scegliere io con le mie mani;
– Gli attori… ahimè, mi spiace nel cuore, ma devo andare a prendermeli in America: se no, qui, in Calabria, facce maschie da Ruffo, dove le trovo? Da funerale e da morti di fame di professione, quante ne voglio; ma non mi servono!

Intanto, a Matera, la cultura calabrese ha fatto la sua figura di cosa non dico perché è Natale.
A proposito, auguri.
PS: Dopo il 26 gennaio, sarà lo stesso chiunque vinca la lotteria anche con uno solo dei vostri voti.

Ulderico Nisticò