Beni per un valore pari a 2,2 milioni di euro sono stati sequestrati e confiscati dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro e dal G.I.C.O., comandato dal tenente colonnello Michele Di Nunno, che ha eseguito un provvedimento richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ed emesso dal tribunale del capoluogo calabrese. I beni sono riconducibili a Salvatore Pannia, 49 anni, di Montepaone, indicato come esponente del clan mafioso Sia-Procopio-Tripodi che opera nella zona di Soverato. L’uomo, in particolare, e’ stato arrestato a luglio 2012 con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ed e’ ritenuto organico alla stessa cosca. Secondo le accuse, l’uomo avrebbe avvicinato i titolari di un esercizio commerciale di Soverato chiedendo denaro come “contributo” per gli “amici” che erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione “Showdown” eseguita a dicembre 2011.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso di ricostruire gli interessi economici dell’uomo che avrebbe anche utilizzato intestazioni fittizie dei beni e, di fatto, gestiva, secondo le Fiamme gialle, diverse attività commerciali e imprenditoriali, tra le quali un esclusivo night club a Montepaone. L’analisi del patrimonio ha pero’ evidenziato una netta sproporzione tra i beni posseduti e le dichiarazioni dei redditi. Infatti, tra i beni sequestrati e confiscati ci sono quote societarie, tre complessi aziendali con sede a Montepaone, un fabbricato, tre automezzi di cui un’Audi A7, diverse disponibilità economiche e finanziarie, per un valore complessivo pari a 2,2 milioni di euro.