Nota del Comitato Provinciale ANPI sull’aggressione al sindaco di Soverato


Meno male che di tanto in tanto si trova qualche immigrato ubriaco per ricordare ai razzisti vecchi e nuovi, con la Lega in testa, cos’è la violenza e cosa sono le aggressioni. Altrimenti una noia mortale. Da noi non succede mai nulla, tutto sarebbe tranquillo. Comunità senza problemi, forze dell’ordine solo a controllare patenti ed eccessi di velocità. Ma davvero questi amanti della sicurezza credono di prendere in giro le persone con la spauracchio dell’immigrato. Sino a quando potrà durare questo intollerabile modo di affrontare i problemi.

Chiedano al Ministero degli Interni, alla Prefettura, ai vari Osservatori su questi argomenti quante sono state – limitandoci agli ultimi 12 mesi – le aggressioni, furti, rapine, stupri ecc. ad opera dei migranti e quanti ad opera di italiani. Oppure, se è troppo impegnativa questa ricerca, si limitassero ai fatti criminosi nel soveratese. Non farebbero male questi razzisti dell’ultima ora a ricordarsi di sparatorie sulla spiaggia, di morti ammazzati (bambini compresi) davanti a decine di persone impaurite. Oppure di mariti e fidanzati, italiani rispettabilissimi, uccidere mogli e compagne.

Non leggiamo mai – ripetiamo mai – la loro presunta indignazione. Il perché è presto spiegato: avere un nemico di comodo porta qualche voto. Schierarsi davvero per la legalità contro mafie, ndrangheta, criminalità comune, tutta calabrese e italiana è più difficile. Chi delinque va punito certamente, ma non per il colore della pelle o la nazionalità. Allora caro Sindaco Alecci, le siamo vicini ed esprimiamo autentica solidarietà nei suoi confronti e della sua famiglia, ma non vogliamo confonderci con i soliti cattivisti pronti ad usare il suo episodio per propagandare odio nei confronti dei migranti.

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