“Oblio oncologico: una battaglia di civiltà”, grande interesse per il seminario dell’AMMI Catanzaro


La legge n.193 del 7 dicembre 2023 sull’oblio oncologico, entrata in vigore nel gennaio del 2024, ha realizzato una vera e propria rivoluzione culturale ed ha significato un grande traguardo per l’Italia. L’AMMI di Catanzaro ha voluto approfondire l’argomento, per amplificare la conoscenza e la divulgazione su questo tema così importante e sensibile, ed ha organizzato un seminario in collaborazione con l’Ordine dei Medici e degli Avvocati del capoluogo.

L’evento si è svolto nella sala multimediale del Presidio “Pugliese” della AOU “Dulbecco”.

“Siamo orgogliose – ha affermato la presidente dell’AMMI di Catanzaro, Silvana Aiello Bertucci – di aver promosso e organizzato questo evento. Chi incontra nel suo percorso il tumore ha diritto ad una vita dignitosa. La legge sull’oblio oncologico è una vittoria su una battaglia di civiltà per la tutela dei diritti di milioni di persone che sono state affette da malattie oncologiche. Era doveroso sensibilizzare sull’argomento e affrontarlo, sia dal punto di vista sanitario che giuridico. L’AMMI di Catanzaro prosegue, in questo modo, la sua mission che è quella di essere una sentinella sul territorio, a sostegno e supporto delle categorie più bisognose e sensibili.”

Sono intervenuti, mostrando grande attenzione e interesse sul tema, il commissario straordinario della AOU “Dulbecco”, Simona Carbone; il consigliere regionale, Antonello Talerico; il presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, Vincenzo Antonio Ciconte; il direttore della Breast Unit Presidio “Pugliese”, Francesco Abbonante; il direttore del reparto di Oncologia del Presidio “Ciaccio-De Lellis”, Vito Barbieri; la consigliera nazionale AMMI, Concetta Carrozza.

A relazionare, dal profilo sanitario, è stata la vice presidente dell’Ammi e oncologa, Caterina Battaglia:  “L’AMMI, con la nostra presidente, è riuscita ad intercettare un altro tema “caldo” da dover affrontare, continuando a svolgere in pieno la mission della nostra associazione che è quella di essere al fianco del sistema sanitario. L’oblio oncologico è una conquista culturale perché rappresenta un cambio di paradigma, viene sancita  la possibilità che dal cancro si può guarire, non è più una malattia incurabile.” 

L’analisi dell’ambito giuridico, invece, è stata curata dall’avvocato e docente universitario, Daniela Marcello: “Questa legge consente a chi è stato affetto da patologie oncologiche  di non fornire informazioni sulla propria malattia se sono trascorsi 10 anni oppure un tempo minore se la patologia rientra tra quelle che sono state indicate nel primo decreto attuativo emanato il 22 marzo dal Ministero della Salute. Viene vietato, quindi, alle banche, assicurazioni, datori di lavoro o altre fonti, di ottenere questo tipo di notizie. Il concetto di privacy oggi non si limita più al solo diritto alla riservatezza ma è un diritto che coinvolge più ampiamente la libertà d autodeterminazione e, soprattutto, la tutela della propria identità.”