Operazione “Scolacium”, annullato l’arresto di un imprenditore


Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti dell’imprenditore Paolo Bova, nell’ambito dell’operazione “Scolacium“.

L’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, ha colpito le cosche di ‘ndrangheta attive nei territori di Roccelletta di Borgia, Borgia, Cortale e Girifalco, Vallefiorita, Amaroni e Squillace.

Bova, di cui è stata ordinata l’immediata scarcerazione, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici hanno accolto la richiesta di riesame presentata dal difensore, l’avvocato Sergio Rotundo.

Nel corso dell’udienza, il legale ha prodotto una serie di documenti e memorie difensive per ricostruire negli esatti termini la posizione dell’imprenditore il quale opera da diversi anni oramai fuori dalla Calabria.

“Non conosciamo ancora le ragioni che hanno condotto il Tribunale della libertà ad annullare il provvedimento di arresto nei confronti di Paolo Bova – afferma Rotundo – abbiamo inteso produrre una serie di atti a confutazione dell’ipotesi accusatoria per chiarire immediatamente una posizione che sia da un punto di vista indiziario che da un punto di vista cautelare non legittimava il provvedimento di arresto”.