Orizzonte 2030 per Satriano in risposta alle dichiarazioni del Sindaco


Esprimiamo preoccupazione per l’atteggiamento aggressivo del primo cittadino satrianese in risposta alle diverse richieste di confronto avanzate dal nostro Consigliere di minoranza e relative ad un’opera di sei milioni d’euro, importante per tutto il comprensorio. Dopo pochi mesi di amministrazione, il Sindaco di Satriano si rivela nervoso e poco lucido, palesando impreparazione e scarsa conoscenza sui temi proposti da Orizzonte 2030 che, purtroppo, sono temi strategici anche del Patto verde europeo.

Ricordiamo all’irruente Sindaco che le varie richieste di confronto formalizzate per mezzo pec sono successive al Consiglio comunale di Novembre 2020 e che quindi, questo, non può e non deve rappresentare un momento di chiarimento rispetto alle problematiche ed ai quesiti sorti successivamente ed evidentemente divenuti più complicati.

Solo la perpetuata negazione del confronto da parte della maggioranza ha costretto Orizzonte 2030 a coinvolgere la Procura di Catanzaro, per le questioni di trasparenza amministrativa ed i Comuni in rete nell’opera infrastrutturale, per le questioni di impatto ambientale.

Nessun cambio di direzione, quindi, da parte nostra, nel non voler più parlare di iter procedurale dell’intervento, perché sicuri degli eventuali accertamenti da parte degli Enti preposti; né, di cambio di direzione, crediamo si possa parlare in merito alla soluzione proposta. Il recupero di acque reflue ad uso irriguo risulta una soluzione, da valutare per fattibilità ma sicuramente migliorativa rispetto allo scarico nel fiume e nel mare previsto dal progetto esistente e rispetto al semplice esempio accennato in Consiglio comunale e riferito ad altre soluzioni ecosostenibili.

Nessun nostro risentimento per il mancato confronto tra Comuni, come sostiene, con troppo impeto, il Sindaco di Satriano. Più precisamente la amara constatazione che Soverato e Satriano, dopo aver aderito all’iniziativa, abbiano comunicato la propria assenza a pochi minuti dall’incontro: si chiama maleducazione e mancanza di coraggio di chi torna indietro sui propri passi e non “sconfitta” di chi si presenta puntualmente agli appuntamenti concordati.

Ci rendiamo conto che introdurre il concetto di economia circolare in Calabria possa risultare roba da marziani ma questo non ci scoraggia e continueremo a pretendere, su tutti i fronti, una Satriano ed un comprensorio più al passo coi tempi. Ma è sconfortante apprendere, dalla pessima nota del Sindaco, che: “chi irriga i campi a Satriano Marina utilizza l’acqua dell’Ancinale”. Questa dichiarazione non solo palesa impreparazione in relazione alle proposte avanzate da Orizzonte 2030 – sul tema depuratore- ma purtroppo conferma che, parlare di economia circolare, produttività delle opere e policies europee in Calabria, sia proprio roba da extraterrestri.

L’affermazione, tra le altre cose, apre questioni importanti di ordine fiscale ma soprattutto di tutela della salute dei cittadini che sicuramente accerteremo.

In preda ad un delirio di onnipotenza, il giovane Sindaco, scrive : “non si capisce bene a che titolo un consigliere di minoranza pretenderebbe di avere l’autorità di convocare 4 amministrazioni comunali”. Al di là dell’inadeguatezza della dichiarazione, adesso sicuramente la motivazione della richiesta di confronto tra Comuni sarà chiara a tutti; ebbene consapevoli dell’inadeguatezza dell’interlocutore politico satrianese si è cercato semplicemente di coinvolgere gli altri partner progettuali per cercare dialogo e speranze di crescita per tutti.

Consigliamo al Signor Sindaco di Satriano una buone dose di umiltà e di capacità di ascolto altrimenti costruire insieme e continuare ad essere propositivi sarà veramente impossibile.