Protesta corale della Calabria contro il federalismo, ovvero…


…ovvero, riunione di volpi, strage di galline. L’intero Consiglio Regionale della Calabria, incluso il velocemente presente Oliverio, ha espresso una vibrata protesta contro il federalismo e l’autonomismo del Veneto eccetera. Intero Consiglio, tutti, la maggioranza di sinistra solitamente divisa in tutto, e la sedicente opposizione di centro(destra). Nessuno ha minimamente affacciato un dubbio, un’obiezione, una polemica. Ragazzi, le Calabria diventano finalmente una Calabria sola!

Ragazzi, quante ne fa la paura! Paura di un’invasione di Saraceni o di Turchi, come nei secoli? Paura di terremoti come molte volte veramente fu? Paura… paura di perdere soldi!
Sì, paura che lo Stato mandi soldi a Venezia e non a Catanzaro. Legittimo timore, dite?

E come mai la Calabria, intellettuali in testa, non ha mai trovato niente da ridire sull’autonomia della Sicilia, che risale al 1946 per firma del Luogotenente Umberto di Savoia, due anni prima della costituzione? Facciamo figli e figliastri, per caso?
E non dimentichiamo Sardegna, Aosta, Bolzano, Trento e Friuli V. G.

E che smemorati, alla Regione! Manco due mesi fa, ci è stato detto che la Regione medesima, nel 2017, ha speso l’8.4% dei fondi europei, cioè ne ha sprecati il 91.6! lo ha detto Ulderico? Ma no, lo ha detto, ermellini addosso, la Corte dei Conti.
Di fronte a questa notizia, quale fu la reazione dell’intero Consiglio, maggioranza ed opposizione? Quella di Aligi, Morfeo, Endimione, personaggi famosi per la loro capacità di dormire, ovvero marmotte e ghiri.

Avete sentito qualcuno protestare, eccepire, lamentarsi? Macché, le parole della Corte sono state accolte, diciamolo in calabrese per far contenta la Crusca, “pe’ lacrim’e ciucciu”; e sono cadute in un vuoto da rendere orgoglioso Evangelista Torricelli in persona.
A che serve dunque mandare soldi alla Calabria, se la Calabria poi non li spende?
O meglio, anzi peggio, li ha spesi solo per “posti” e mai per lavoro. In Calabria, posto e lavoro non sono sinonimi, sono esattamente il contrario.

Ecco dunque il punto. I fondi europei e statali non sono stati spesi mai o spesi malissimo, e ciò in mano ai seguenti signori: A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra).
Risultato di questi signori: la Calabria è terzultima su 360 regioni europee; e Vibo V. è la provincia peggiore d’Italia. Congratulazioni.

E ciò non per colpa del Veneto o della Lombardia o della fu Gallia Cisalpina in genere; e nemmeno per colpa del fato, ma proprio per colpa di A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra).
Sì, proprio per colpa della Calabria e dei Calabresi, i quali sono coloro i quali hanno votato per A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra). E, dopo averli votati, non hanno mai chiesto loro cosa stessero a fare alla Regione.

Arriviamo dunque alla conclusione. Io mi unisco alle proteste a una sola condizione, che alla prossime regionali spariscano A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra), e con loro i loro discendenti, eredi, successori, amici e parenti; e simpatizzanti e nostalgici.

La Calabria ha bisogno di una classe dirigente radicalmente diversa, e non solo di politici, ma di politici, di funzionari, di giornalisti, di intellettuali. Quelli finora hanno fatto – politicamente parlando, s’intende – pena ai cani!
Ci state a cambiare tutto? No? E allora voi chiacchierate, e il Veneto va avanti per i fatti suoi.

Ulderico Nisticò


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