Ridateci i comizi


 Ieri, sabato 8, i seggi di Soverato mi apparvero deserti. Dubito che oggi 9 esplodano i sopiti entusiasmi! Del resto, l’esempio viene dall’alto, se il Comune non si è preoccupato nemmeno di alzare un palco (chi sarà stato il capriccioso di turno a dire di no?), e se un candidato voleva, a suo diritto, parlare, doveva farlo dai gradini della statua.

 Ma oggi, osserva il furbetto di turno, si usano altri modi… e quali altri modi? Che io sappia, c’è stato un (01) frettoloso incontro semiclandestino, di cui per caso ho avvertito degli applausi non particolarmente scroscianti. Fine della campagna elettorale di Soverato. I social? Ma quali social? Ho letto di tutto, tranne che la politica. Sì, ragazzi, ridatemi i comizi.

 Comitium, parola latina da quom/cum ed eo,is: andare assieme per esprimere qualche volontà politica. Avrei bisogno di mesi e mesi di Soveratoweb se vi raccontassi tutti i miei comizi, e, per quei tempi, avventurosi sia per difficoltà tecnologiche di trombe artigianalmente attaccate alla batteria, sia per pericolo di scontri; ma anche per la gente che veniva a sentire, d’accordo o no, palese o nascosta. Mi viene a mente quando, a Satriano, avevo concionato già un’ora e mezza, e davo cenno di aver concluso, quando la piccola ma ferrea folla gridò in coro che dovevo continuare, e il camerata AS andò a prendere un biccherone di ottimo vino per corroborare, con successo, le mie corde vocali. O a Isola CR, quando iniziai nella piazza vuota, e dopo qualche minuto ne arrivarono a decine. O a Casabona, quando allo scontro ci stavamo arrivando… e, tonato trent’anni dopo per più pacifica presentazione di un libro, se lo ricordavano ancora. O a Cotronei, dove le politiche s’intrecciavano incomprensibilmente con le amministrative, e dovetti arrampicarmi sugli specchi tra diluvianti battimani. Potrei continuare, con tutti i ricordi che ora mi scorrono nella memoria.

 Tutto questo non accresceva molto i voti, però state certi che manteneva saldi quelli che c’erano. E diversi ottimi camerati di allora si sarebbero fatti uccidere sul posto, piuttosto che non votare Fiamma.

 Oggi quelli che vanno a votare, e vedremo quanti sono, votano più o meno per vaghissima inclinazione, ma senza la minima passione. Anche io, ieri, ho votato con lo stesso trasporto con il quale piglio la mezza pillola della pressione.

 Ridatemi i comizi vuol dire ridatemi la politica. Della quale non vedo la minima traccia.

Ulderico Nisticò