Sabato 13 aprile chiusura di stagione al Teatro Comunale di Badolato con “Mal di Libia”


Ultimo appuntamento della stagione teatrale della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro al Teatro Comunale di Badolato (Cz) – in collaborazione con il Centro nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

Sabato 13 aprile, alle ore 21:15, andrà in scena “Mal di Libia – Una rivoluzione vinta anche se persa” della compagnia materana IAC Centro arti integrate. Protagonisti in scena saranno Nadia Casamassima e Younes Nanis che eseguirà anche le musiche dal vivo, diretti da Andrea Santantonio.

Mal di Libia – Una rivoluzione vinta anche se persa racconta i grandi intrecci della politica libica, tra colpi di stato e interferenze dei servizi, gli sviluppi della guerra civile, le dinamiche complesse tra rivoluzionari e nostalgici della Libia pre Gheddafi: è un invito a conoscere più da vicino una terra ostile, un popolo contraddittorio, ma spesso incompreso, lontano da quello che viene raccontato sui mass media. Le maglie della narrazione si intrecciano con la tragedia epocale delle migrazioni dei popoli africani. Di sfondo a tutto la vita della giornalista Nancy Porsia – suoi i testi, rivisti drammaturgicamente da Barbara Scarciolla -, del suo legame con quella terra e del suo attivismo politico, del mestiere di cronista “dal fronte”.

«Ci capita spesso di soffermarci su quanto il nostro lavoro debba avere attenzione a dinamiche politiche e sociali – è la nota di commento di Santantonio -. Abbiamo lavorato per anni a contatto con giovani migranti, per lo più provenienti da aree sub sahariane e tante volte abbiamo visto il terrore nei loro volti quando si parlava di Libia, un paese molto vicino a noi sia geograficamente che storicamente. Attraverso le parole di Nancy Porsia proviamo a capire cosa è successo negli ultimi anni in quella terra e ad analizzare come buona parte delle aspirazioni dell’Europa di diffondere ideali di democrazia si siano sgretolate a seguito di queste vicende».

Il Centro arti integrate IAC si occupa di promozione e produzione teatrale, e guarda a una modalità di lavoro collaborativa in cui tutti possono trovare il giusto spazio per praticare le proprie attitudini ed abilità, dall’infanzia alla maturità, dal centro alla periferia, all’insegna del dialogo con il limite e la possibilità, con la realtà e l’immaginario. La produzione di spettacoli e progetti di comunità sono la sintesi della ricchezza sociale e culturale al centro delle attività dello IAC, che raccontano la straordinaria ricchezza e contraddizione del contemporaneo attraverso un linguaggio che si muove tra le corde della narrazione, del teatro fisico e corale, e della ricerca visuale.

Lo spettacolo presenta contenuti e immagini esplicite, pertanto si consiglia la visione ad un pubblico adulto.