Satrianamente chiede le dimissioni del sindaco Michele Drosi


foto 1Il movimento Satrianamente ha incontrato, nel chiostro dell’ex convento Maria Ausiliatrice, i cittadini di Satriano per illustrare l’intera vicenda, dall’inizio alla fine, relativa al “Mostro di Satriano” sorto in piazza Monumento i primi giorni di luglio. La mission di Satrianamente non è, però, limitata al “mostro”. L’interesse e l’entusiasmo della popolazione verso il nostro movimento ci ha aperto gli occhi su quella che è una necessità comune a molti dei nostri concittadini, ossia intavolare discussioni periodiche durante le quali possano essere trattati i problemi della nostra comunità per capire cosa possiamo fare, tutti assieme, per il bene del paese.

Durante l’incontro di oggi si è parlato del “gazebo della discordia”, facendo riferimento ai comportamenti poco adeguati (e ortodossi) del sindaco, Michele Drosi, dell’assessore ai lavori pubblici (protagonista assoluto della repressione), Teodoro Basile, e del comandante della Polizia municipale, Francesco Battaglia. A cominciare dall’autorizzazione a utilizzare la struttura nel quale oggi si è svolta, legittimamente, la nostra manifestazione e all’interno della quale, 15 giorni fa, il sindaco ha presentato il suo libro senza averne chiesto il permesso al Comune, avendo organizzato l’evento in questione in qualità di cittadino Michele Drosi e non come Amministrazione comunale di Satriano. Il Movimento si è concentrato proprio sulla serata del 20 agosto, tra volantini ritirati senza autorizzazione, insulti e minacce ai manifestanti. Tutti fatti video-documentati, che il sindaco, durante il suo comizio propagandistico di domenica scorsa in piazza, ha provato a smontare nel goffo tentativo di convincere i ciechi.

satriano_gazeboSempre per quanto riguarda il “mostro”, è stata poi approfondita la questione delle “tariffe per la concessione del suolo pubblico”, abbassate drasticamente ad hoc per permettere la costruzione “gazebo”.

Lo show degli amministratori, tuttavia, non si è limitato a questo. Anzi si è andati davvero oltre durante l’incontro, di dieci giorni fa, nella sala consiliare, quando l’amministrazione comunale di Satriano ha sfiorato i limiti del ridicolo, sostenendo tesi prontamente smentite dallo stesso ufficio tecnico del Comune e dal nostro movimento.

Teatrino, che ha avuto nel famigerato comizio del sindaco la sua degna conclusione: bugie, manipolazione della realtà e minacce. Proprio a due passi dal “mostro”! Accuse e minacce che sarebbero considerate vergognose in qualsiasi società civile: “Chi non ha le carte in regola non si può permettere di aprire bocca perché se quella bocca continuerà ad aprirsi porterò in piazza le carte per dimostrare gli abusi che sono stati fatti”. Toni da inquisizione ai quali si sono alternate affermazioni grottesche come queste: “A Satriano tanti abusi sono stati fatti e né noi siamo andati a fare le pulci come amministrazione né abbiamo mandato i vigili”.

Non è mancata, inoltre, una riflessione, breve ma concisa, sul ruolo della minoranza consiliare all’interno del comune, letteralmente assente e attesa più di Godot nonostante i parecchi voti ricevuti nelle elezioni del maggio 2012.

Per tutti i motivi sopra elencati e per quanto successo in queste settimane, ci domandiamo se il sindaco, Michele Drosi, l’assessore ai lavori pubblici, Teodoro Basile, il comandante dei vigili urbani, Francesco Battaglia, e i consiglieri di minoranza, Domenico Battaglia e xxxxxx Moniaci, siano ancora in grado di adempiere al mandato per il quale ricoprono le loro posizioni


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