Solidarietà dei missini di Borgia ad un uomo sfortunato


La Solidarietà è concretezza e non mere enunciazioni. La Solidarietà è stile di vita ed è elevazione dello spirito non affare sulla pelle di altri esseri umani!

Cosa sia la Solidarietà lo sappiamo bene noi militanti missini, da sempre in prima linea su questo fronte che portiamo impresso anche nelle denominazioni che ci portiamo appresso dalle origini. Nasciamo Movimento Sociale, dalle ceneri della Repubblica e con quelle radici profonde, ed oggi veniamo ormai individuati sempre più spesso come la Destra Sociale. Un “filo rosso” che non si è mai interrotto e che trova ogni giorno conferma ed applicazione nel nostro agire nella società.

In questo humus umano nasce e si sviluppa la vicenda del nostro concittadino di Borgia, Uomo buono e laborioso che, come tanti ormai in questa società che ha cancellato ogni Umanità e la Dignità del Lavoro per considerare le persone solo in base allo sfruttamento che può loro imporre, all’improvviso perde anche quel poco di lavoro saltuario che fino allora gli aveva permesso di tirare avanti dignitosamente e, di conseguenza, perde anche quello che fino allora era stato il focolare domestico.

Messo in mezzo alla strada da questa catena inarrestabile di eventi, costretto a crearsi un giaciglio su una panchina, incontra i nostri militanti e, soprattutto, la loro sincera e disinteressata solidarietà. Dandoci da fare riusciamo a dargli una temporanea ma dignitosa sistemazione, grazie anche alla fattiva collaborazione degli amici di “Nuova Borgia” che mettono a disposizione i locali della loro sede, ed infine riusciamo, anche grazie ad una catena di solidarietà di cui ringraziamo l’intera Comunità borgese, a trovargli un appartamento tutto suo dove negli scorsi giorni si è trasferito in attesa che il comune di Borgia si decida a concedergli una residenza cui, di fatto, ha già maturato il diritto e, conseguentemente destinargli un alloggio popolare che merita e che gli spetta più che a tanti altri cui l’Amministrazione ha in animo di destinarli.

Nessuno mette in discussione che, a titolo personale, negli anni scorsi anche qualche attuale amministratore abbia avuto a cuore le sue vicenda ma oggi, alle soglie del secondo ventennio degli anni 2000, chi amministra non può certamente rimanere indifferente di fronte a priorità del genere, atteso che spesso si tende improvvidamente la mano a gente che arriva da lontano senza documenti e spesso con tanti precedenti penali. Questo non è certo il caso del nostro amico, ripetiamo uomo buono e umile, a cui oggi prima di ogni cosa serve un documento di residenza e subito dopo una casa popolare da destinargli. Nell’attesa che chi di competenza risolva questi problemi burocratici e logistici, noi saremo quotidianamente al suo fianco trovandogli piccoli lavori ordinari e assistendolo nell’immediata quotidianita’.


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